Scandalo trasporti Sagra del Mandorlo: il Comune ignora le denunce e affida il servizio senza gara

Dopo gli scandali emersi sulla gestione dei trasporti per la Sagra del Mandorlo in Fiore, il Comune di Agrigento prosegue dritto per la sua strada, ignorando le polemiche e affidando direttamente il servizio senza alcuna gara pubblica.

Un atto che solleva forti dubbi sulla trasparenza e la legittimità dell’operazione, specialmente dopo le denunce dell’imprenditore Marco Salli e della dipendente comunale Carola Narbone, che avevano messo in luce presunte irregolarità nelle procedure di assegnazione.

Affidamento diretto per “urgenza”, ma chi ha creato l’emergenza?

La determina dirigenziale n. 669 del 7 marzo 2025, firmata dal responsabile del Settore 1 del Comune di Agrigento, stabilisce che il servizio di trasporto dei gruppi folkloristici venga affidato direttamente alla ditta Fratelli Patti Autolinee Srl, per un importo di 53.000 euro (IVA inclusa). Determina+Dirigenziale+2025-669

Il motivo? L’amministrazione giustifica l’assenza di una procedura competitiva citando:

  • “L’estrema ristrettezza del tempo residuo per l’organizzazione dell’evento”, sostenendo la necessità di procedere con urgenza;
  • La mancanza di alternative valide sul mercato locale, dichiarando che solo la ditta scelta può garantire il servizio;
  • La proposta di un altro operatore, che non ha ricevuto riscontro formale e che quindi è stata ignorata.

Questa gestione poco trasparente alimenta i sospetti: chi ha creato questa “emergenza” se non il Comune stesso? Perché si è atteso fino all’ultimo minuto per assegnare il servizio, quando la Sagra era in programma da mesi?

Le denunce ignorate: il Comune tira dritto, il Sindaco scarica sui dirigenti

La scelta dell’affidamento diretto arriva dopo le pesanti accuse di irregolarità sollevate da:

  • Marco Salli, imprenditore nel settore trasporti, che ha denunciato la mancata pubblicazione di un bando pubblico, impedendo alle aziende concorrenti di partecipare;
  • Carola Narbone, funzionaria comunale, che ha segnalato pressioni indebite e irregolarità amministrative nella gestione della Sagra, con presunti favoritismi e anomalie nelle assegnazioni.

Nonostante questi gravi rilievi, il Comune di Agrigento ha deciso di proseguire come se nulla fosse, dimostrando una gestione arbitraria e senza trasparenza.

Il sindaco Francesco Miccichè, anziché fornire spiegazioni, si è limitato a scaricare ogni responsabilità sui dirigenti comunali, dichiarando che gli uffici “lavorano nella legalità” e accusando chi denuncia le anomalie di portare avanti una “campagna denigratoria” contro l’amministrazione.

Procura assente: chi controllerà la regolarità dell’operazione?

Dopo gli scandali emersi, il minimo che ci si sarebbe aspettati era un’indagine approfondita sulle procedure di assegnazione dei fondi pubblici. E invece, ancora una volta, tutto viene insabbiato dietro una gestione opaca che esclude ogni forma di concorrenza e libera partecipazione al mercato.

Report Sicilia si chiede:

  • Perché la Procura della Repubblica non è ancora intervenuta?
  • Perché si continua ad agire come se le denunce non esistessero?
  • Chi garantirà che questo affidamento diretto non nasconda favoritismi o violazioni della normativa sugli appalti pubblici?

Conclusione: un danno per la città e per la legalità

Il modo in cui il Comune di Agrigento ha gestito il servizio trasporti della Sagra del Mandorlo in Fiore è l’ennesima dimostrazione di un’amministrazione incapace di operare con trasparenza.

L’uso dell’urgenza come giustificazione per affidamenti diretti ripropone un copione già visto in passato: una macchina amministrativa che crea l’emergenza per poi usarla come scusa per escludere la concorrenza.

Agrigento merita risposte, e soprattutto merita legalità e trasparenza. Se le istituzioni competenti continueranno a far finta di niente, sarà la sconfitta definitiva della gente onesta che chiede solo il rispetto delle regole.

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