I Consiglieri Comunali di Opposizione Salvatore Ersini, Gerlando Di Francesco, Antonino Traina, Melania Nuara, Carmelo Sanfilippo usano la “leva” dei conti. Il loro obiettivo è spingere almeno un paio di colleghi di aula “Amormino”, appartenenti alla maggioranza, a firmare la mozione di sfiducia che “dorme” nell’ufficio di presidenza, portarla in consiglio e quindi sfiduciare il primo cittadino Calogero Martello. E affidandosi ai conti, stilano quello che è un terrificante quadro della situazione finanziaria del Comune, con una nota stampa diffusa poche ore fa. “Il disastro finanziario dell’amministrazione Martello scrivono i 5 – non è più soltanto una valutazione politica: oggi è un fatto accertato, messo nero su bianco dagli stessi Revisori dei conti del Comune, l’organo di garanzia chiamato per legge a vigilare sulla regolarità contabile dell’Ente. Dopo mesi di denunce e di silenzi, è emerso un quadro allarmante che conferma ogni dubbio sollevato dall’opposizione sulla gestione del bilancio comunale. Con il verbale n. 50 del 27 ottobre 2025, il Collegio dei Revisori ha riconosciuto l’irregolarità di cinque variazioni di bilancio approvate nel 2024 dalla Giunta Martello, adottate in assenza del bilancio di previsione e senza alcuna reale urgenza. Quegli atti, ad onor del vero inizialmente corredati da un parere favorevole dei Revisori poi ritirato, sono stati utilizzati come base per convocare in fretta e furia una seduta del Consiglio comunale — facendo pervenire peraltro anche una richiesta al Presidente del Consiglio di convocazione “in via d’urgenza” — nella quale si sarebbe dovuto procedere alla ratifica delle delibere”.

Soldi spesi per atti inutili”

Continuano i consiglieri di opposizione: “Solo successivamente, di fronte all’evidenza delle violazioni, lo stesso Collegio ha ritirato quel parere, sostituendolo con un parere sfavorevole e riconoscendo la totale mancanza dei presupposti di legge. La seduta consiliare è stata così revocata all’ultimo momento, nel tentativo di evitare l’ennesimo atto palesemente illegittimo. Ma l’aspetto più grave è arrivato pochi giorni dopo. Con il verbale n. 51 del 3 novembre 2025, il Collegio dei Revisori ha accertato, nero su bianco, che le cinque variazioni di bilancio adottate dalla Giunta Martello nel corso del 2024 — tutte in assenza di bilancio approvato e senza alcuna urgenza reale — sono inefficaci e hanno generato spese e impegni che si tradurranno in nuovi debiti fuori bilancio. Nel medesimo documento si invita l’amministrazione a ritirare la proposta di approvazione del rendiconto e a rivedere residui, accantonamenti e indicatori di bilancio perché alterati da operazioni irregolari. In sostanza, il Comune ha speso soldi pubblici su atti nulli. Non è un’opinione politica: lo scrivono i Revisori, lo dice la legge. Ci troviamo dunque di fronte a una vicenda senza precedenti, che segna il punto più basso della storia amministrativa recente. La Giunta ha deliberato variazioni di bilancio in violazione delle norme, i Revisori hanno prima concesso copertura tecnica a quelle scelte e poi, travolti dai fatti, hanno fatto marcia indietro, mentre il Consiglio è stato convocato e poi revocato nel caos più totale. Oggi gli stessi Revisori certificano che sono state spese somme pubbliche su atti nulli e che il rendiconto comunale è viziato da gravi irregolarità contabili. È la prova definitiva di ciò che denunciamo da mesi: questa amministrazione ha gestito le finanze pubbliche fuori da ogni regola, adottando atti illegittimi, sprecando risorse e portando Porto Empedocle sull’orlo di un nuovo dissesto”.

“La mozione di sfiducia da firmare, guardando in faccia la realtà”

E non finisce qui: “Oggi il fallimento politico e amministrativo della Giunta Martello non è più soltanto evidente: è certificato ufficialmente dagli organi di controllo. Le carte parlano da sole: la gestione finanziaria del Comune è fuori controllo, e la città paga il prezzo dell’improvvisazione, dell’arroganza e dell’incompetenza di chi l’ha amministrata. A questo punto non si tratta più di schieramenti, ma di coscienza istituzionale. La mozione di sfiducia già depositata rappresenta un atto di responsabilità e di coerenza verso la città. Invitiamo i colleghi consiglieri, anche quelli che finora hanno scelto il silenzio o l’attendismo, a guardare in faccia la realtà e a firmarla. Non per un calcolo politico, ma per rispetto dell’Istituzione che rappresentiamo e dei cittadini che ci hanno eletti. Porto Empedocle è stata trascinata sull’orlo del baratro da una gestione disordinata e pericolosa, e chi ne porta la responsabilità dovrà risponderne davanti alla comunità. Il tempo delle giustificazioni è finito: ognuno si assuma la propria parte di responsabilità davanti alla città e alla storia amministrativa di Porto Empedocle. Perché il fallimento di questa amministrazione è ormai un fatto”. Lecito attendersi una replica dal sindaco Martello, rispetto ad accuse pesantissime. Replica che lo stesso primo cittadino ha preannunciato verrà diramata con tutti gli elementi necessari a – anticipa il sindaco telefonicamente – “ripristinare la verità, rispetto a queste affermazioni decisamente gravi”.

Autore