La verità che nessuno vuole dire: il prestito lo restituiremo noi.**

Mentre qualcuno applaude, nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente: il debito creato da AICA e dai sindaci lo pagheranno i cittadini.

Il presidente della Regione Renato Schifani lo ha detto con parole nette, chiare, inequivocabili.
Parlando ai microfoni di Rai 3 regione, ha annunciato che:

“Gli agrigentini non pagheranno gli errori dei loro amministratori e non rimarranno senz’acqua.”

E ancora:

“La Regione destinerà 10 milioni nel 2026 e altri 10 nel 2027, vincolati al pagamento del debito verso Siciliacque. Aica li restituirà in dieci anni.”

E qui nasce la grande verità – quella che nessuno ha il coraggio di dire, quella che in molti stanno nascondendo dietro annunci trionfali e comunicati stampa entusiastici:

Se AICA deve restituire il prestito,
chi pagherà quei soldi?

Gli agrigentini.
Semplice.
I cittadini.
Gli utenti.
Le famiglie.
Le imprese.

Non certo i sindaci responsabili della morosità.
Non l’ATI che ha gestito l’azienda come un carrozzone politico.
Non chi ha portato AICA sul baratro.


**10 milioni + 10 milioni non sono un regalo: sono un debito.

E lo pagheremo noi, in bolletta.**

Lo ha detto lo stesso presidente:

“È finita l’era in cui la Regione interveniva al posto di altri.”

Tradotto:
non è un fondo perduto.
Non è un contributo.
Non è un aiuto gratuito.

È un prestito.
Che AICA dovrà restituire in dieci anni.

E AICA con quali soldi vive?
Con quali soldi paga le fatture?
Con quali soldi chiude i bilanci?

Con i soldi degli utenti.
Cioè degli agrigentini.

E allora, perché nessuno lo dice?
Perché nessuno ha il coraggio di guardare in faccia i cittadini e spiegare loro che questo debito lo pagheranno loro, non i responsabili del disastro?


LE COLPE DEI SINDACI, IL CONTO AI CITTADINI

La più grande menzogna di questi giorni è che “gli agrigentini non pagheranno gli errori dei loro amministratori”.

La verità è esattamente opposta.

I fatti:

  • I Comuni devono 8 milioni di euro ad AICA.

  • Il Consorzio Voltano deve 2,4 milioni.

  • Tre Sorgenti deve 7,5 milioni a Siciliacque.

  • I Comuni devono altri 500 mila direttamente a Siciliacque.

  • I debiti con Girgenti Acque mai trasferiti ammontano a 2 milioni.

Totale: 21 milioni di euro.

Un buco creato dai Comuni.
Un buco aumentato da AICA.
Un buco che oggi viene spacciato come “salvato dalla Regione”.

Ma lo ripetiamo:

Il prestito verrà restituito con i soldi delle bollette.
Dunque dai cittadini.

Dov’è la giustizia?
Dov’è la responsabilità politica?
Dov’è il principio “chi sbaglia paga”?


E INTANTO QUALCUNO FA PURE COMUNICATI DI ELOGIO…

Invece di denunciare questo paradosso,
invece di pretendere che siano i sindaci a pagare ciò che devono,
invece di difendere i cittadini da un aumento indiretto delle bollette,

c’è chi applaude.
Chi ringrazia.
Chi festeggia.
Chi fa comunicati trionfalistici.

I soliti noti.
Gli stessi che ieri negavano l’esistenza del debito.
Gli stessi che hanno creato AICA senza regole.
Gli stessi che hanno nominato presidenti senza requisiti.
Gli stessi che oggi, con faccia tosta inaudita, si presentano come “salvatori”.

È il teatro dell’assurdo.


AVEVAMO RAGIONE NOI. E NON CI FA PIACERE DIRLO.

Report Sicilia lo scrive da mesi:

  • AICA era fallita già nel 2023.

  • I debiti dei Comuni erano la vera bomba esplosiva.

  • Le tariffe sarebbero aumentate.

  • I cittadini avrebbero pagato il conto.

  • La presidente non aveva i requisiti richiesti dai sindaci.

  • La gestione era fuori controllo.

Puntualmente, tutto si sta verificando.

E oggi, mentre la politica prova a ristrutturare la narrazione,
noi restiamo fedeli ai fatti.

Il prestito regionale lo pagheranno i cittadini.
Non i responsabili del disastro.

Questo è il punto.
Questa è la verità che nessuno vuole dire.


LA DOMANDA FINALE: PERCHÉ GLI AGRIGENTINI DEVONO PAGARE LE COLPE DI POCHI?

Dov’è scritto che:

  • quattro sindaci irresponsabili,

  • un’ATI muta,

  • una governance incompetente,

  • una presidente senza requisiti,

  • e una gestione fallimentare

possano scaricare tutto sui cittadini?

Dov’è la logica?
Dov’è il rispetto?
Dov’è la giustizia?

Perché non si dice la verità?

Perché nessuno ha il coraggio di affermare pubblicamente ciò che tutti sanno?

👉 Alla fine, a pagare saranno sempre gli agrigentini.

E noi lo diciamo senza timore:
è uno scandalo istituzionale.


**REPORT SICILIA NON SI ALLINEA.

NON SI PIEGA.
NON SI FA INTIMIDIRE.**

Noi continuiamo a raccontare la verità,
anche quando disturba,
anche quando dà fastidio,
anche quando la propaganda prova a coprirla con applausi e comunicati.

Perché i cittadini hanno diritto alla verità.
E il diritto all’acqua non può diventare l’ennesima tassa occulta sulla pelle degli agrigentini.