Un’altra geniale vignetta di Sergio Criminisi racconta, con la forza dell’ironia, ciò che a parole non basterebbe descrivere: la crisi idrica di Agrigento, una città dove l’acqua sembra essersi letteralmente “persa”.

Nella scena, un gruppo di gocce spaesate si aggira tra le vie cittadine. Una di loro, smartphone alla mano, chiede: “Mi scusi… sa dirmi dove siamo?”
La risposta dell’anziana goccia, stanca e rassegnata, arriva secca come la terra arsa: “A Gìurgenti.”

Con pochi tratti e un’ironia tagliente, Criminisi fotografa l’assurdo quotidiano di una città che, mentre soffre per la mancanza d’acqua, continua a vederla scorrere via dalle condotte rotte, trasformando le strade in fontane spontanee.

Una satira amara che riassume perfettamente il paradosso agrigentino: le famiglie senz’acqua e le condotte che esplodono, le istituzioni che tacciono e una città che affoga nell’assurdo mentre chi dovrebbe gestire AICA pensa a tutto tranne a risolvere i problemi degli utenti.

Criminisi non ha bisogno di parole, perché la sua matita dice tutto: ad Agrigento l’acqua non sa più nemmeno dove si trova.

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