Roma / Sicilia – La televisione italiana piange la scomparsa di Pippo Baudo, una figura senza tempo che ha fatto la storia del piccolo schermo. Si è spento oggi, sabato 16 agosto 2025, all’età di 89 anni, al Campus Biomedico di Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari e con il conforto dei sacramenti.
Una carriera che ha segnato intere generazioni
Baudo, nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, lascia un’eredità artistica senza precedenti. Sin dai primi anni Sessanta, ha incantato il pubblico con programmi che sono diventati cult: Settevoci, Canzonissima, Fantastico, Domenica in, senza dimenticare le sue 13 edizioni al timone del Festival di Sanremo, record absoluto tra i conduttori.
L’“inventore” della televisione moderna
Nella sua lunga carriera, Baudo è stato il talent scout per eccellenza: è grazie a lui che nomi come Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Laura Pausini, Andrea Bocelli e Giorgia hanno trovato spazio e visibilità sul piccolo schermo.
È stato celebrato come un innovatore, definito da Massimo Giletti in una serata evento nel 2024 come parte dell’“olimpo” della tv insieme ad Arbore.
L’estremo saluto al gigante della TV
La notizia della sua morte, diffusa da fonti vicine alla famiglia e confermata dall’avvocato Giorgio Assumma, ha scosso il mondo dello spettacolo e oltre.
Celebri media nazionali come Repubblica, Corriere della Sera e Rai News hanno espresso il loro tributo al “signore della tv”, sottolineando il carattere storico della sua carriera e l’impatto emotivo che ha avuto su intere generazioni.
📌 Pippo Baudo e la Sicilia: un legame indissolubile
-
Origini: Nato a Militello in Val di Catania, ha sempre portato con orgoglio la sua terra nel cuore, ricordandola in numerose interviste e trasmissioni.
-
Ambasciatore culturale: Con i suoi programmi ha dato spazio a musica, tradizioni e artisti siciliani, contribuendo a valorizzarne l’immagine in tutta Italia.
-
Onorificenze: Nel corso della sua vita ha ricevuto diversi riconoscimenti da enti e istituzioni siciliane per il suo ruolo di ambasciatore culturale della regione.
-
Il ritorno alle radici: Spesso raccontava il profumo degli agrumeti e i ricordi d’infanzia a Militello, dove la comunità lo ha sempre considerato un simbolo e un orgoglio cittadino.
-
Il rapporto con il pubblico: In Sicilia, forse più che altrove, Baudo ha incarnato l’idea di un conduttore “di famiglia”, capace di unire generazioni diverse davanti al televisore.
un pezzo di storia che se ne va
Con la morte di Pippo Baudo, si chiude un capitolo luminoso della televisione italiana. La sua voce, il suo stile e la sua capacità di leggere i tempi hanno lasciato un segno indelebile su tante vite, compresa quella della Sicilia che lo ha visto nascere e crescere.
Il ricordo di “Super Pippo” continuerà a vivere, grazie ai programmi che ha condotto e ai tanti talenti che ha fatto conoscere.

