Progetto S.P.O.N.D.E.: ad Agrigento 2025 tutto resta in famiglia
La Fondazione Agrigento 2025, nata per rappresentare trasparenza e rinascita culturale, si conferma invece come una macchina opaca di affidamenti diretti e decisioni prese nel chiuso di un cerchio ristretto. L’ultimo episodio riguarda il progetto S.P.O.N.D.E., inserito nel dossier ufficiale della Capitale Italiana della Cultura, e finanziato con fondi pubblici per 66.500 euro.
Cos’è il progetto S.P.O.N.D.E.
S.P.O.N.D.E. si propone come progetto artistico sul tema dell’identità territoriale e delle migrazioni, con protagoniste le artiste italiane Maria Domenica Rapicavoli, originaria di Catania, e Marina Sagona, romana: entrambe residenti a New York. L’idea è quella di connettere cultura locale e visione internazionale. Tuttavia, nonostante i nobili intenti, il modo in cui è stato gestito l’affidamento solleva forti dubbi sulla legittimità del processo.
Affidamento diretto alla Tourist Service: tutto deciso dalla Fondazione
La Determina Dirigenziale n. 331 dell’11 aprile 2025 Determina+Dirigenziale+2025-331, firmata dal Direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi, rivela che la Fondazione Agrigento 2025 ha chiesto esplicitamente l’affidamento diretto alla Tourist Service di Palillo Rosetta, come da nota prot. 1733 del 28 marzo. Il Parco – in questa vicenda – agisce solo come stazione appaltante, senza alcuna voce decisionale.
L’incarico è stato formalizzato attraverso una RDO sul MePA (mercato elettronico della pubblica amministrazione) per un importo di 66.500 euro IVA compresa. Il problema? L’unica partecipante è stata proprio la Tourist Service. Nessun bando, nessuna vera concorrenza.
Tourist Service: la ditta delle polemiche
La Tourist Service non è nuova alle cronache. È già stata al centro delle polemiche per il viaggio lampo a Milano nel 2023, organizzato con fondi comunali per “promuovere” Agrigento 2025. Un blitz in giornata senza pernottamento, costato tempo e denaro, che suscitò più ironia che consensi. Ne parlò anche AgrigentoNotizie.
Ora si ripropone, con un finanziamento pubblico ancora più consistente, senza alcuna procedura competitiva. La domanda sorge spontanea: perché sempre le stesse ditte?
Di Rosa: “La trasparenza è morta, peggio di prima”
A sollevare il caso è Giuseppe Di Rosa, che punta il dito contro l’apparato politico-amministrativo:
“Avevamo sperato – dichiara Di Rosa – che l’arrivo di un ex prefetto alla guida della Fondazione Agrigento 2025 fosse il segno di una svolta, sinonimo di legalità e trasparenza. E invece tutto è peggiorato. Le stesse ditte chiacchierate continuano a ricevere affidamenti, e chi critica viene intimidito.”
Non manca un riferimento esplicito a chi, nell’ombra, farebbe il lavoro sporco per proteggere il sistema:
“Il signor Farruggia – aggiunge Di Rosa – è ormai il bodyguard degli interessi del sindaco. Ha persino minacciato azioni da guerriglia contro chi osa dire che la Fondazione e il Comune stanno gestendo fondi pubblici come fossero soldi propri. Ma noi non ci faremo intimidire. Continueremo a denunciare.”






