Agrigento, con il suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, ha l’occasione di dimostrare che anche le periferie possono essere centri di innovazione e progettualità.

La città dei templi, in questo anno da Capitale Italiana della Cultura, non vuole essere solo un palcoscenico per eventi e celebrazioni, ma un modello di ispirazione per altre realtà italiane. Un’opportunità unica, come sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso inaugurale:

“Uno degli intenti di Agrigento in questo 2025 è quello di non essere soltanto lo spettacolare palcoscenico della capitale della cultura, ma di costituire sollecitazione, costituire spinta per tante altre realtà italiane. È una sfida per accrescere le opportunità là dove oggi sono ridotte. Una voce che afferma che le periferie sono anch’esse motori di cultura e di progettualità, questa è la sfida che il nostro tempo ci presenta. Agrigento deve parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte.”

LA CULTURA COME SCUOLA DI DEMOCRAZIA

Secondo il professor Pasquale Seddio, il patrimonio culturale può e deve essere una potente scuola di democrazia, un mezzo attraverso il quale la comunità può maturare consapevolezza culturale e accedere alle ricchezze del patrimonio, materiale e immateriale.

La cultura non è solo conservazione del passato, ma anche condivisione: mettere in comune esperienze, pratiche di utilizzo e valori che contribuiscono alla crescita collettiva. Tuttavia, ad Agrigento non mancano resistenze al confronto. “Purtroppo – osserva Seddio – c’è chi rifiuta del tutto il dialogo con chi condivide idee simili alle mie.”

UN ESEMPIO PER L’EUROPA

L’idea che la cultura sia un fattore di inclusione e sviluppo si sposa perfettamente con la visione di un’Europa che valorizza le sue radici storiche per proiettarsi nel futuro.

“L’Italia e l’Europa per la tenace volontà di pochi è arrivata.”

Un concetto che sottolinea come il progresso culturale e sociale non sia un processo spontaneo, ma il frutto dell’impegno costante di chi crede nella cultura come motore di sviluppo.

LA SFIDA DI AGRIGENTO

Agrigento, con il suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, ha l’occasione di dimostrare che anche le periferie possono essere centri di innovazione e progettualità. La speranza è che questa eredità non si esaurisca con la fine dell’anno, ma lasci un’impronta duratura sulla città e sulla sua comunità.

Sarà questa la vera sfida: trasformare un riconoscimento in un’opportunità concreta per il futuro della città e dei suoi cittadini.

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