Agrigento Capitale della Cultura 2025 è sempre più nel caos organizzativo. Eventi rinviati, mancanza di un bilancio approvato e un clima di tensione interna stanno mettendo a rischio l’intero progetto. A denunciare la situazione è Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, che in un’intervista a La Repubblica ha ammesso le enormi difficoltà incontrate.

Eventi annullati e incertezza sul futuro

Tra gli appuntamenti previsti, due eventi simbolo della programmazione culturale sono stati rinviati a data da destinarsi:

  • Sphairos, evento filosofico con ospiti di livello internazionale come Massimo Cacciari, Vito Mancuso e Marcello Veneziani, inizialmente previsto per il 9 aprile, è stato rinviato a settembre o novembre. La Fondazione non è riuscita a garantire le coperture finanziarie necessarie, bloccando prenotazioni per voli e soggiorni alberghieri.
  • Efebo d’Oro, la storica rassegna cinematografica internazionale, rischia di saltare a causa della “perdurante assenza di certezze in merito al sostegno economico”, come dichiarato dagli organizzatori.

Il bilancio della Fondazione, che dovrebbe sbloccare fondi e strutture organizzative, è ancora in sospeso. Senza di esso, manca persino un ufficio stampa ufficiale: l’ultimo comunicato pubblicato sul sito della Fondazione risale al 18 gennaio, e molte sezioni informative risultano incomplete.

Cucinotta: “Ritardi enormi, ma gli eventi si faranno”

In un clima definito dalla stessa Cucinotta come “da tutti contro tutti”, la presidente ha riconosciuto i ritardi ma ha assicurato che il calendario sarà rispettato, seppur con cambiamenti. Tuttavia, l’assenza di una sede operativa e il blocco delle procedure burocratiche stanno rallentando tutto.

A peggiorare il quadro, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sollevato dubbi sulla costituzionalità dei fondi destinati agli eventi “di contorno” di Agrigento 2025. Ciò potrebbe comportare un ulteriore taglio ai finanziamenti, con il rischio di un ridimensionamento drastico della programmazione.

Un’amministrazione che vive su un altro pianeta

Mentre gli eventi vengono rinviati e le difficoltà aumentano, l’amministrazione comunale sembra vivere su un altro pianeta. L’ex presidente del comitato promotore, Nenè Mangiacavallo, ha evidenziato come, nonostante il caos, si continui a cercare nuove figure professionali per la Fondazione, tra cui un esperto di diritto amministrativo, mansione che dovrebbe essere già coperta dal direttore generale Albergoni.

Anche la gestione del Parco archeologico della Valle dei Templi, indicato come stazione appaltante, lascia perplessi. “Perché non ci pensa direttamente la Fondazione? Ha tutte le possibilità di farlo”, attacca Mangiacavallo.

Conclusione

Agrigento 2025 si sta trasformando in un caso emblematico di cattiva gestione e inefficienza amministrativa. Senza un piano chiaro e una guida forte, la città rischia di perdere un’opportunità unica, lasciando il posto a un fallimento annunciato. Il tempo stringe, ma l’impressione è che chi dovrebbe guidare il progetto sia ancora fermo al punto di partenza.