Agrigento 2025, “Urban Interaction” deserto: secondo evento flop da 79.000 euro. Buttati via già 158.000 euro

AGRIGENTO – Nel centro storico di Agrigento si è consumato ieri il secondo atto della truffa culturale ai danni degli agrigentini. Un evento annunciato come una straordinaria “Urban Interaction” con il prestigioso ensemble internazionale Klangforum Wien, si è trasformato in un desolante spettacolo per pochi curiosi, tra passanti disinteressati e performance ignorate da cittadini e turisti.

Quello che avrebbe dovuto essere uno dei momenti centrali del cartellone di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 si è rivelato un altro clamoroso flop. Dopo l’evento al Teatro Pirandello del 27 aprile scorso – già duramente criticato per la scarsissima partecipazione – il bilancio è ora impietoso: 158.666 euro spesi per due eventi inutili, a fronte dei 238.000 euro complessivi previsti per il trittico “La Cultura dell’Ascolto”.

🔗 Leggi qui il nostro articolo sul primo flop


79.333 euro per un evento che non ha coinvolto la città

Basta fare una semplice divisione: 238.000 euro per tre eventi, significa 79.333 euro a manifestazione. E se il secondo, come il primo, ha avuto zero pubblico e zero impatto reale, siamo già a quasi 160.000 euro bruciati.

Le immagini e i video parlano chiaro: strade semivuote, spazi deserti, cittadini ignari. L’idea di riscoprire la città “attraverso i suoni” si è scontrata con una totale assenza di comunicazione, partecipazione e coinvolgimento.


Una figuraccia nazionale: un evento internazionale ignorato

Il Klangforum Wien, una delle formazioni di musica contemporanea più prestigiose d’Europa, ha suonato in mezzo al silenzio e all’indifferenza. Un gruppo di 25 musicisti provenienti da 13 Paesi ha animato spazi iconici della città, ma nessuno lo sapeva, e quasi nessuno ha ascoltato.

E dire che la brochure ufficiale parla di un’esperienza “di ascolto e relazione”, pensata per connettere città e cittadinanza. Il risultato, invece, è stato l’esatto opposto: una bolla d’élite autoreferenziale, totalmente scollegata dalla realtà cittadina.


Miccichè e Ciulla assenti: l’amministrazione ignora il fallimento

Ancora una volta, nessuna presenza dell’amministrazione comunale, nessuna dichiarazione, nessuna presa d’atto. Il sindaco Francesco Miccichè e l’assessore alla cultura Costantino Ciulla, nonostante le critiche e i precedenti disastri organizzativi, continuano a sbandierare il titolo di Capitale della Cultura come fosse un trofeo personale, mentre la città affonda tra rifiuti, crisi idrica e degrado urbano.


E manca ancora il terzo “atto”: altri 79mila euro da sprecare?

Dopo due fallimenti su due, resta solo da aspettare il terzo appuntamento per completare la trilogia del nulla. Ma a quel punto, il conto sarà salato: 238.000 euro spesi per eventi autoreferenziali, elitari e totalmente scollegati dalla città reale.

Il timore è che l’intero progetto Agrigento 2025 stia seguendo lo stesso copione: belle parole, artisti internazionali, brochure patinate… e nessun beneficio concreto per la popolazione.


Conclusione

Mentre San Leone è nel degrado, la città è senz’acqua, i bambini disabili restano senza ASACOM, e i parcheggi sono una giungla, il Comune trova il modo di spendere 238.000 euro per tre performance musicali senza pubblico.

Report Sicilia continuerà a monitorare questa “Capitale della Cultura” delle illusioni, denunciando gli sprechi e dando voce ai cittadini che, ogni giorno, vivono una realtà ben diversa da quella che viene raccontata nei comunicati e nei palcoscenici vuoti.

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