Agrigento 2025: teatro semivuoto, ma si dichiara il sold out. La cultura del falso?
AGRIGENTO – Che Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 rischiasse di diventare un’occasione sprecata era ormai chiaro.
Che arrivasse al punto di falsificare i dati di partecipazione, invece, lascia senza parole.
Alla biglietteria ufficiale di Agrigento è stata esposta una locandina che recita a caratteri cubitali: “Teatro Pirandello – Sold Out” per il concerto “La cultura dell’ascolto” tenutosi oggi, 27 aprile 2025.
Ma chi era presente sa bene la verità: meno di 300 persone hanno assistito allo spettacolo in una sala che può contenerne oltre 500, con ampie file di poltrone rimaste vuote.
Un concerto gratuito, costato ben 238.000 euro per tre eventi, incapace persino di riempire mezza sala, viene spacciato alla città e all’Italia intera come un trionfo di pubblico.
Una rappresentazione falsa, un inganno comunicativo gravissimo, che racconta molto più della retorica ufficiale sullo stato reale di Agrigento Capitale della Cultura.
La gestione della Fondazione nel mirino
Questo episodio rivela il vero volto di un sistema che, ancora una volta, non punta sulla cultura vera, ma sulla costruzione di una realtà parallela, utile solo a giustificare spese enormi e a mantenere in piedi un circuito di ditte e soggetti “vicini” alle stanze del potere.
Già da tempo diverse voci critiche avevano denunciato come la Fondazione Agrigento 2025, seguendo le stesse logiche dell’amministrazione precedente, continuasse a foraggiare progetti e società senza reale riscontro con i bisogni della città.
La locandina del “sold out” fittizio è la dimostrazione plastica di questa strategia di propaganda, che mira a costruire una facciata perfetta nascondendo dietro il vuoto.
Agrigento merita verità, non bugie
Se la cultura si trasforma in una finzione per salvare la faccia di pochi, il danno alla credibilità della città sarà enorme.
I cittadini meritano rispetto. I fondi pubblici meritano trasparenza.
Le presenze reali devono essere raccontate con onestà, non gonfiate per coprire il fallimento di politiche culturali senza radici.
Agrigento 2025 avrebbe dovuto essere l’anno della rinascita culturale.
Sta rischiando invece di diventare l’anno della finta cultura e delle occasioni perse.
Basta teatrini: serve trasparenza e rispetto per la città
Chi ama Agrigento non può accettare che la sua immagine venga usata per mascherare vuoti di partecipazione e sprechi milionari.
La cultura non si misura con le locandine, ma con la presenza viva della gente, con l’emozione autentica di una città che partecipa.
O si cambia subito direzione, o il 2025 sarà ricordato come l’anno del grande bluff.

