villa del sole

Scompare la fontana dei pesci, demolita anche l’area verde accanto al campetto sportivo. Miccichè e i suoi tecnici hanno raggiunto l’obiettivo.

AGRIGENTO – Ormai è definitivo: della storica Villa del Sole non resta più nulla. Nelle ultime ore sono stati cancellati anche gli ultimi segni che ricordavano la struttura originaria, compresa la celebre fontana dei pesci, che per decenni aveva rappresentato un punto di riferimento affettivo e identitario per intere generazioni di agrigentini.

Le immagini aeree mostrano chiaramente lo scempio: macerie, alberi abbattuti e terreno devastato in quella che era la parte a ridosso della struttura sportiva. Un’area che – va ricordato – nulla aveva a che fare con la zona in cui è stato costruito il nuovo asilo, ma che è stata comunque rasa al suolo.

Il sindaco Francesco Miccichè, la sua giunta e i fidati tecnici comunali, tra cui l’ingegnere Avenia, possono dirsi soddisfatti: hanno raggiunto lo scopo di cancellare definitivamente la memoria della Villa del Sole, piegando l’area a una trasformazione che continua a suscitare indignazione.

Resta un interrogativo pesante come un macigno: la Soprintendenza ha davvero autorizzato ciò che sta accadendo? O si è proceduto senza i dovuti pareri e senza il rispetto delle norme di tutela paesaggistica e culturale?

Ad Agrigento, infatti, sembra che la legge non sia mai uguale per tutti. Davanti a evidenti forzature e possibili violazioni, nessuno parla. La città dei Templi, proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025, continua a subire demolizioni e progetti discutibili, mentre le voci critiche vengono lasciate cadere nel silenzio.

Con la cancellazione della fontana e dell’area verde, si spegne definitivamente anche un pezzo di memoria collettiva. Un luogo che apparteneva agli agrigentini viene sacrificato sull’altare di scelte amministrative mai condivise e oggi irreversibili.

Foto e video in allegato documentano la situazione attuale.

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