La vignetta richiama il caso del 17 gennaio: quando la fretta di “nascondere” ha coperto anche i tombini

Nella nostra rubrica “La notizia vista da Sergio Criminisi”, il vignettista torna a colpire con una delle sue illustrazioni più pungenti, che racconta con amarezza e ironia ciò che è accaduto ad Agrigento il 17 gennaio scorso.

La scena surreale rappresentata nella vignetta non è solo una trovata artistica: si ispira a fatti realmente accaduti, quando, nella corsa disperata a rendere presentabile la città per l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 28 gennaio, i lavori di rifacimento stradale sono stati così frettolosi e approssimativi da sotterrare sotto l’asfalto anche i tombini.

Nella vignetta, due tecnici osservano il risultato dei lavori, con le sagome di due uomini e un cane chiaramente “intrappolati” sotto l’asfalto, un’immagine simbolica di quanto accaduto.

Uno dei personaggi esclama:

“Vede ingegnere, ritrovare i punti dove c’erano le strisce pedonali non è stato poi così difficile come per i tombini!”

Mentre l’altro, con un sorrisetto amaro, commenta:

“Chissà perché?!?”

Quando la fretta copre tutto, anche i problemi

L’opera di Criminisi riporta l’attenzione sulla scandalosa gestione dei lavori pubblici ad Agrigento, dove la priorità non è stata risolvere i problemi della viabilità, ma piuttosto nasconderli in vista della visita istituzionale.

Il 17 gennaio, infatti, i lavori di rifacimento stradale si sono trasformati in una vera e propria operazione d’emergenza, con l’asfaltatura di interi tratti stradali senza alcuna cura per i dettagli, tanto che diversi tombini sono stati completamente ricoperti dall’asfalto, rendendo di fatto impossibile la loro individuazione e manutenzione.

Un episodio che ha suscitato l’indignazione dei cittadini e delle associazioni locali, già esasperati dal degrado urbano e dalla scarsa manutenzione stradale.

Una città asfaltata per l’occasione, ma sempre più in degrado

La vignetta, con il suo umorismo amaro, sintetizza perfettamente il paradosso: mentre si correva per rifare il look alla città, nessuno si è preoccupato delle conseguenze disastrose di un lavoro fatto in fretta e senza criterio.

Ad Agrigento, sembra quasi che la manutenzione venga eseguita solo in occasione di eventi importanti, lasciando poi i cittadini a convivere con il degrado per il resto dell’anno. La città è stata asfaltata per l’arrivo del Presidente Mattarella, ma resta una città dove i problemi strutturali vengono solo nascosti, mai risolti.

La satira di Criminisi: quando la realtà supera la fantasia

Sergio Criminisi, con il suo inconfondibile stile, ci ricorda una dura verità: ad Agrigento, sotto l’asfalto, non finiscono solo tombini e strisce pedonali, ma anche i diritti e la dignità dei cittadini, trattati come spettatori di una messinscena politica.

Report Sicilia continuerà a denunciare queste vicende, perché nessun problema può essere sepolto sotto una colata di asfalto.

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