Una tranquilla passeggiata in centro si è trasformata in un incubo per una famiglia in visita ad Agrigento. Una bambina di 6 anni, in vacanza con i genitori provenienti dalla Germania, è caduta rovinosamente su un tratto di marciapiede dissestato in piazzale Aldo Moro, vicino a una nota banca. La piccola ha riportato un trauma cranico, fortunatamente lieve, ed è stata soccorsa dal personale medico del Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, dove è stata medicata e trattenuta per ulteriori accertamenti.
Secondo la ricostruzione dell’incidente, la bambina stava camminando mano nella mano con i genitori quando ha messo il piede in una buca nascosta tra le mattonelle mancanti, perdendo l’equilibrio e cadendo a terra. L’episodio sottolinea ancora una volta le condizioni di degrado e abbandono in cui versa la città, dove i marciapiedi dissestati rappresentano ormai un pericolo costante per pedoni di ogni età.
Nonostante le dichiarazioni recenti del sindaco, che affermano l’apertura di diversi cantieri in vista dell’appuntamento di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025, i residenti e i visitatori continuano a fare i conti con una realtà ben diversa. Molte strade e marciapiedi rimangono in condizioni pericolose, mentre i cittadini lamentano la mancanza di interventi di manutenzione ordinaria e l’assenza di servizi essenziali per una città che si definisce turistica e pronta ad accogliere l’evento culturale di grande rilievo.
Questo incidente non è un caso isolato: solo poche settimane fa, altre segnalazioni hanno riportato episodi simili, con cittadini e turisti vittime di cadute causate dalle pessime condizioni delle infrastrutture urbane. La città sembra ormai lontana dal garantire standard di sicurezza adeguati, e lo stesso Codacons, attraverso il responsabile Giuseppe Di Rosa, aveva recentemente denunciato il degrado delle strade e dei marciapiedi e l’assenza di una manutenzione continua, invitando le autorità a prendere provvedimenti concreti e immediati.
Gli agrigentini assistono con preoccupazione a una città che, nonostante gli annunci, sembra rimanere prigioniera di problemi strutturali e gestionali, privi di risposte concrete. Mentre il 2025 si avvicina, cresce il timore che Agrigento possa presentarsi al mondo ancora impreparata, mancando quella svolta necessaria per garantire sicurezza e decoro non solo per i visitatori, ma soprattutto per i suoi abitanti.