AGRIGENTO – 13 maggio 2025 – Il buongiorno oggi al Comune di Agrigento l’ha dato una pattuglia della Guardia di Finanza, piombata di buon’ora nei corridoi di Palazzo dei Giganti. Per molti impiegati è sembrato quasi un déjà vu, e per altri solo l’ennesimo capitolo di una storia che si ripete.
Top secret l’ufficio attenzionato, blindate le bocche e occhi puntati su faldoni e documenti. Ma a questo punto viene da chiedersi: è più sorprendente il blitz della Finanza o il fatto che non ci si sorprenda più?
In cinque anni di amministrazione Miccichè, le visite delle forze dell’ordine hanno superato quelle dei cittadini agli sportelli. Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia: un via vai che farebbe invidia a un commissariato di Manhattan. È come se la legalità, qui, dovesse bussare ogni volta per ricordare che esiste.
Intanto, mentre le forze dell’ordine fanno il loro dovere, la città assiste, con quel misto di rassegnazione e sarcasmo che si addice alle commedie amare del sud. Tra il sacro della legge e il profano della gestione amministrativa, ogni visita ispettiva diventa una processione laica, una via crucis della trasparenza mai raggiunta.
Il Comune tace, come sempre. Ma la gente guarda, fotografa e racconta. Perché oggi, ad Agrigento, vedere una volante davanti al Municipio non fa più notizia. La notizia, semmai, è quando non c’è.
In foto: auto della Guardia di Finanza davanti al Comune di Agrigento – Report Sicilia.
