Il terremoto politico all’interno della maggioranza del Sindaco Miccichè non accenna a fermarsi.
Dopo settimane di tensioni e spostamenti strategici, arriva un nuovo colpo di scena: l’assessore Gerlando Piparo ha abbandonato il gruppo politico che fa riferimento al deputato nazionale Lillo Pisano, per passare sotto l’ala dell’Assessore Regionale Giusi Savarino. Un cambio che non è rimasto solo sul piano politico, ma che è stato anche premiato con un incarico nello staff dell’assessore regionale.
Una mossa che evidenzia ancora di più le spaccature interne alla maggioranza, con una lotta fratricida che sta mettendo in discussione gli equilibri di governo e che potrebbe portare, inevitabilmente, a un imminente rimpasto di giunta.
Piparo lascia Pisano e viene “premiato” con un incarico regionale
Il Decreto Assessoriale n. 07 del 23 gennaio 2025, firmato dall’Assessore Regionale Giusi Savarino, certifica l’incarico di consulenza a titolo oneroso conferito a Piparo. Il documento, che alleghiamo integralmente, stabilisce che Piparo, oltre al suo ruolo di assessore comunale, sarà consulente dell’assessorato regionale in materia di urbanistica e ambiente, con il compito di fornire studi, valutazioni e proposte.
Un caso emblematico di politica clientelare, in cui un assessore comunale riceve un ruolo di prestigio da un esponente del governo regionale subito dopo aver cambiato schieramento. Una coincidenza che difficilmente può essere definita casuale.
Il decreto sottolinea che Piparo riceverà un compenso a carico del bilancio della Regione Siciliana, dimostrando come la politica degli incarichi continui a essere lo strumento principale per gestire equilibri e spartizioni di potere.
Cambi di casacca e giochi di poltrone: verso un rimpasto in giunta?
L’uscita di Piparo dal gruppo Pisano non è un caso isolato. Nelle scorse settimane si è già parlato dell’imminente ingresso in giunta della consigliera Cirino, in quota Lega, a testimonianza di un ridisegno delle alleanze che rischia di trasformare il governo della città in un campo di battaglia tra le varie fazioni di centrodestra.
Se da un lato Piparo si avvicina alla Savarino, dall’altro l’ingresso della Cirino appare sempre più scontato, a dimostrazione che il Sindaco Miccichè sta tentando disperatamente di tenere insieme una maggioranza sempre più fragile e divisa.
La domanda che i cittadini di Agrigento si pongono è semplice: chi governa davvero la città? Mentre il consiglio comunale si trasforma in un campo di battaglia per spartizioni e nomine, i problemi reali della città – dalla crisi idrica al degrado urbano – restano senza risposte.
Conclusioni: Agrigento ostaggio delle logiche di potere
L’ennesima dimostrazione che la politica agrigentina non è al servizio dei cittadini, ma solo degli interessi personali e delle spartizioni di poltrone. La maggioranza si sgretola, mentre gli assessori si muovono come pedine su una scacchiera, in attesa di un posto più sicuro e remunerativo.
Il caso Piparo-Savarino è solo l’ultimo episodio di una maggioranza in crisi, e tutto lascia presagire che il rimpasto sarà solo l’inizio di una nuova fase di scontri e compromessi politici.