AGRIGENTO – Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti cosa sta accadendo attorno a “Agrigento Capitale della Cultura 2025”: fondi pubblici che vengono utilizzati non per una programmazione seria e strutturale, ma per alimentare un gigantesco carrozzone di spese, affidamenti e iniziative spot che sembrano sempre più la cornice di una campagna elettorale anticipata.
La conferma arriva dalla Determina Dirigenziale n. 851 del 3 settembre 2025 Determina+Dirigenziale+2025-851 del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, con cui si impegnano 15.000 euro a favore dell’Associazione folklorica “I Picciotti da Purtedda”. L’iniziativa rientra nel progetto “Moviti Fest” e prevede laboratori di danza tradizionale siciliana e 24 esibizioni di gruppi folkloristici agrigentini da realizzare nel centro storico della città.
Nulla da eccepire sul valore culturale del folklore, ma ancora una volta emerge la logica del “soldi per tutti”: piccoli finanziamenti distribuiti ad associazioni e realtà locali, così da tacitare ogni voce critica. Tutto rigorosamente a carico del capitolo di bilancio dedicato ad Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Intanto, settembre è già arrivato e si continuano a nominare commissioni e a distribuire incarichi senza una visione complessiva, senza una strategia di lungo respiro e con il solo obiettivo di sperperare risorse pubbliche fino a dicembre, quando poi scatterà la vera partita: quella delle elezioni.
Il progetto del sindaco Miccichè prende così forma nella maniera più chiara: denaro pubblico usato come benzina per la campagna elettorale. Ma gli agrigentini non sono ingenui: la gente vede, capisce e sa distinguere tra cultura vera e operazioni di facciata.
Ecco perché oggi, più che mai, sarebbe il momento di una ribellione civica. Non con i forconi, ma con la consapevolezza, la voce e il voto. Perché continuare a tollerare questo sistema significa legittimare l’ennesimo sperpero, mentre la città resta senza servizi essenziali, senza acqua e senza programmazione.

