Mentre si continua a promuovere eventi e spettacoli temporanei per Agrigento Capitale della Cultura 2025, gli atti ufficiali smontano la giustificazione secondo cui i fondi non potevano essere utilizzati per beni durevoli. La Convenzione Regione-Comune firmata il 24 luglio 2024 lo prevedeva chiaramente.
Agrigento ha ricevuto 4 milioni di euro dalla Regione Siciliana per promuovere e organizzare le attività legate al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. Una cifra importante, destinata teoricamente a lasciare un’impronta concreta sulla città. Eppure, finora, ciò che i cittadini hanno visto sono concerti, spettacoli e installazioni temporanee, spesso effimere, che svaniscono nell’arco di poche ore o settimane.
Da più parti si è giustificata questa scelta sostenendo che la normativa non consentisse spese per beni durevoli o per la manutenzione della città. Ma è una menzogna smentita dagli atti ufficiali.
La verità scritta nero su bianco: l’art. 7 della Convenzione
Basta leggere la Convenzione sottoscritta il 24 luglio 2024 Convenzione Reg Siciliana e Comune di AG (1) tra il Comune di Agrigento, rappresentato dal sindaco Francesco Miccichè, e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Al comma 2, paragrafo 12 dell’articolo 7, si legge chiaramente che:
“[…] le spese possono riguardare anche la manutenzione ordinaria, la pulizia e la riparazione degli ambienti e dei luoghi da utilizzare per gli eventi, comprese le aree di accoglienza, sosta, percorsi e servizi al pubblico”.
In altre parole, non solo era possibile, ma legittimo e previsto, destinare una parte sostanziosa delle risorse (anche il 50%) alla riqualificazione della città: marciapiedi, segnaletica, bagni pubblici, aree pedonali, spazi culturali, piazze e percorsi turistici. Tutto ciò che serviva (e serve ancora) ad Agrigento per diventare davvero accogliente, moderna e vivibile.
Cosa è stato fatto invece? Giochi di luce, concerti e cabaret
Il DDG n. 2931 del 25 luglio 2024 D.D.G._02931_del_25-07-2024_-_APPROVAZIONE_PROGRAMMA_E.F.2024_ART.24_L.R.1_2024_, notificato al Comune di Agrigento con nota prot. 10678 del 7 marzo 2024, elenca gli interventi proposti dal Comune e approvati dal Gruppo di Lavoro Regionale. Iniziative che includono principalmente eventi promozionali, festival, performance, rassegne musicali, spettacoli teatrali, produzioni artistiche.
Nessun investimento rilevante in infrastrutture culturali o servizi permanenti. Nessuna manutenzione straordinaria o ripristino dei percorsi urbani. Solo “feste e festini”, come denunciato in un nostro precedente articolo:
👉 Come vengono spesi i 4 milioni per Agrigento 2025?
Una scelta politica, non obbligata
Dagli atti emerge chiaramente che si è trattato di una scelta politica, non di un vincolo tecnico o normativo. La possibilità di destinare una quota significativa dei fondi alla sistemazione della città c’era. È stata semplicemente ignorata. Il Comune ha preferito puntare sull’effimero, lasciando la città com’era: senza bagni pubblici, con strade dissestate, spazzatura ovunque e marciapiedi impraticabili.
Il verbale del Gruppo di Lavoro del 24 luglio 2024 ha approvato senza modifiche la proposta del Comune. Nessuno ha posto l’attenzione su ciò che poteva rendere Agrigento Capitale della Cultura 2025 non solo un’etichetta da sbandierare, ma un’occasione per migliorare davvero la qualità urbana.
Una domanda resta aperta
Perché l’amministrazione Miccichè ha scelto di non investire nella città?
Perché non ha destinato almeno metà dei fondi a migliorare servizi e strutture che sarebbero rimaste agli agrigentini anche dopo il 2025?
A distanza di mesi, queste domande restano senza risposta. Ma gli atti parlano chiaro. E ora i cittadini sanno che non era vietato fare di più: era solo una volontà politica non farlo.
Report Sicilia continuerà a monitorare come verranno spesi gli ulteriori fondi previsti per il 2025, in attesa di un vero cambio di rotta a favore della città e dei suoi abitanti.

