Il Codacons denuncia: degrado urbano, gestione poco trasparente dei fondi e nessuna eredità duratura per la città
A poco più di un mese dall’avvio ufficiale di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, il Codacons alza il velo su una gestione dei fondi pubblici che definisce “effimera e discutibile”. I 4 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana per il 2024 non hanno lasciato, secondo l’associazione, alcun segno tangibile sulla città, destinandosi invece a spettacoli temporanei e a progetti controversi.
Scelte Politiche Effimere e Spreco di Risorse Pubbliche
L’Allegato A al D.A. n. 27 del 6 marzo 2024 della Regione Siciliana elenca, tra le spese ammissibili, attività culturali e interventi di manutenzione ordinaria per spazi pubblici. Tuttavia, Agrigento, anziché investire in infrastrutture e valorizzazione del territorio, ha destinato i fondi a spettacoli e concerti temporanei.
“Concerti da centinaia di migliaia di euro e spettacoli di video mapping da quasi 150.000 euro, che finiscono sulle cronache nazionali per la proiezione di simboli inopportuni come svastiche, non sono ciò che i cittadini si aspettano da un progetto culturale di questa portata,” dichiara Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons.
Affidamenti Diretti e Mancanza di Trasparenza
Il Codacons denuncia che tutti i servizi per la programmazione culturale di Agrigento 2025 sono stati affidati tramite affidamenti diretti, senza avvisi pubblici, violando le normative sulla trasparenza. Anche l’elenco delle manifestazioni è stato redatto senza procedure aperte, escludendo cittadini e operatori locali dal processo decisionale.
Il Caso Video Mapping: Costi e Scelte Sospette
Lo spettacolo di video mapping proiettato presso la Stazione Centrale è diventato un caso emblematico. Come confermato dall’ideatrice del progetto in un video del 2018, l’edificio era già stato rilevato per una precedente installazione, riducendo il lavoro di mappatura e i costi progettuali.
Tuttavia, mentre nel 2017 e 2018 il Comune di Noto ha speso 7.920 euro per un servizio analogo, ad Agrigento il costo è lievitato a 149.000 euro. Per di più, sembrerebbe che una proposta più vantaggiosa di 122.000 euro da parte di un imprenditore locale sia stata inspiegabilmente scartata.
“Lo spettacolo è uno strumento troppo spesso utilizzato per gestire i finanziamenti pubblici senza trasparenza, come dimostrano questi costi sproporzionati,” sottolinea il Codacons.
Degrado Urbano e Progetti Abusivi
Mentre i fondi vengono spesi in eventi temporanei, la città versa in uno stato di abbandono. Il Piazzale della Stazione Centrale, simbolo di degrado, presenta recinzioni abusive senza alcuna autorizzazione della Soprintendenza. Le villette di Porta di Ponte sono ridotte a giungle urbane.
A ciò si aggiunge la distruzione della Villa del Sole, sacrificata per un progetto abusivo di asilo nido, che ha violato palesemente normative urbanistiche e paesaggistiche.
Un Appello per la Trasparenza
Il Codacons invita la Regione Siciliana e gli organi di controllo a verificare la gestione dei fondi e garantire che ogni spesa sia giustificata e in linea con le normative.
“Agrigento non può essere ridotta a un palcoscenico temporaneo per eventi effimeri. Servono interventi strutturali che lascino un’eredità concreta ai cittadini,” conclude Giuseppe Di Rosa.
Documentazione Allegata
- Disciplinare Attuativo del Contributo per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025
- Video Mapping 2018 presso la Stazione Centrale di Agrigento
- Elisa Nieli Comune di Noto 2017 INFIORATA NOTO 2018 spesa complessiva 7.920 euro
- OMISSIS_Determina+Dirigenziale+2024-2963 VIDEO MAPPING AGRIGENTO 2024
Il Codacons continuerà a vigilare affinché i fondi pubblici siano utilizzati per migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e rilanciare Agrigento verso un futuro più sostenibile e inclusivo.