Il tanto atteso 2025 è finalmente arrivato, ma nell’aria non c’è nulla di nuovo. Mentre la città si prepara ad accogliere almeno 2 milioni di visitatori per il titolo di Capitale Italiana della Cultura, i problemi storici di Agrigento continuano a dominare il panorama urbano: mancanza d’acqua, strade dissestate e discariche che si moltiplicano.
Una città in difficoltà
La Valle dei Templi, attrazione principale e patrimonio mondiale dell’umanità, resta un gioiello ammirato da tutti. Tuttavia, il contesto urbano che circonda il sito rischia di compromettere l’esperienza dei turisti. Chi, dopo aver visitato i templi, vorrà scoprire il mare agrigentino, potrebbe tornare a casa con un brutto ricordo.
A San Leone, località balneare di punta della città, le spiagge sono sporche e circondate da rifiuti. La zona di Maddalusa, in particolare, è un esempio lampante di degrado: sacchetti abbandonati, detriti e sporcizia ovunque, come documentato nel video diffuso sui social e visibile al seguente link: Video su Maddalusa.
Serve un piano straordinario di pulizia
Per far fronte a questa situazione, serve un piano straordinario di pulizia che coinvolga il Comune, le ditte incaricate della gestione dei rifiuti e le associazioni locali. Non si può pensare di accogliere milioni di visitatori senza un intervento massiccio per ripristinare il decoro urbano.
I cittadini, già esasperati da anni di disservizi, chiedono risposte immediate. Agrigento Capitale della Cultura 2025 non può essere solo uno slogan, ma deve rappresentare un’occasione concreta per migliorare la qualità della vita di chi la abita e di chi la visita.
L’appello ai vertici amministrativi
L’amministrazione comunale deve intervenire con urgenza, pianificando:
- Un piano di pulizia straordinaria per le aree più critiche, come Maddalusa e San Leone.
- Controlli serrati per evitare l’abbandono incontrollato di rifiuti.
- Iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini e promuovere una maggiore responsabilità civica.
Conclusione
Agrigento ha tutte le potenzialità per essere un punto di riferimento culturale e turistico, ma non può permettersi di trascurare i problemi che ne compromettono l’immagine. Il 2025 deve essere un anno di riscatto, e il primo passo è restituire dignità ai luoghi che rappresentano il biglietto da visita della città.
La cultura passa anche dal rispetto dell’ambiente e dalla cura del territorio.