Agrigento – Il progetto “Agrigento Capitale della Cultura 2025” si trova al centro di una polemica sollevata dal Codacons, che denuncia mancanza di trasparenza e gestione opaca da parte dell’amministrazione comunale. Al centro delle critiche ci sono i fondi promessi, il ruolo della Fondazione e lo stato di avanzamento dei progetti.

Fondi mai trasferiti alla Fondazione
Secondo il business plan, il Comune di Agrigento si era impegnato a stanziare €3.332.559,00, derivanti principalmente dalla tassa di soggiorno, per finanziare il progetto attraverso la Fondazione creata per gestire “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. Tuttavia, il Codacons sottolinea come tali fondi non siano mai stati trasferiti alle casse della Fondazione, lasciando quest’ultima di fatto impossibilitata ad operare.

L’amministrazione comunale aveva inoltre stimato di raccogliere ulteriori entrate future dalla tassa di soggiorno, ma non è stata fornita alcuna rendicontazione ufficiale sull’effettivo utilizzo delle somme già incassate né su eventuali trasferimenti parziali alla Fondazione. Questo crea un quadro di totale opacità nella gestione finanziaria del progetto.

Il ruolo di una Fondazione inoperativa
La Fondazione, nata per garantire la gestione e il coordinamento delle iniziative legate al progetto, si trova in una situazione di stallo operativo proprio a causa del mancato trasferimento dei fondi comunali. Il Codacons solleva dubbi sull’effettiva operatività della struttura, denunciando come non sia stato chiarito quali attività siano state svolte e quali responsabilità abbia assunto oltre a quelle attribuite al solo Presidente.

Progetti annunciati, ma fermi al palo
Il piano prevedeva interventi strategici per un totale di 78 milioni di euro, comprendenti rigenerazione urbana, riqualificazione infrastrutturale e iniziative culturali. Tuttavia, il Codacons evidenzia che non esistono informazioni pubbliche sui progetti effettivamente avviati o completati. La mancanza di aggiornamenti e di trasparenza sullo stato di avanzamento lascia supporre che molte delle opere siano rimaste solo sulla carta.

Dichiarazione di Giuseppe Di Rosa: il cuore del problema
Giuseppe Di Rosa, responsabile regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, dichiarando:
“Se i dati emersi dalle nostre analisi sono corretti, è lecito domandarsi quale sia stato il senso di chiedere le dimissioni del Presidente della Fondazione, che appare l’unico soggetto estraneo alle responsabilità sui ritardi e su un’eventuale truffa legata al progetto. Le vere responsabilità sembrano invece ricadere sull’amministrazione Miccichè, che dovrebbe chiarire la gestione opaca delle risorse e giustificare il mancato avanzamento dei progetti annunciati.”

Di Rosa ha sottolineato come il fallimento del progetto non possa essere imputato alla Fondazione, privata dei fondi necessari per operare, ma all’amministrazione comunale, che non ha rispettato i propri impegni finanziari e non ha garantito la trasparenza nella gestione delle risorse.

Conclusioni e richieste del Codacons
Alla luce di queste osservazioni, il Codacons denuncia che il progetto “Agrigento Capitale della Cultura 2025” rischia di rivelarsi una colossale truffa ai danni della comunità. L’associazione richiede al Comune:

  • Il trasferimento immediato dei fondi promessi alle casse della Fondazione;
  • Un cronoprogramma chiaro sull’utilizzo dei fondi mancanti;
  • La pubblicazione dello stato di avanzamento dei progetti previsti;
  • Maggiore trasparenza nella gestione della Fondazione e dei finanziamenti.

In assenza di risposte concrete, il Codacons presenterà un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per accertare eventuali responsabilità penali o amministrative.

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