Agrigento, Capitale della Cultura 2025: la crisi idrica non risparmia il “salotto buono” della città

Mancano solo due giorni al lancio ufficiale di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025, ma la città sembra tutt’altro che pronta a reggere l’importanza di questo titolo. In Via Atenea, nota come il “salotto buono” della città, una struttura ricettiva è costretta a rifornirsi d’acqua attraverso un tubo esterno improvvisato, nel tentativo di non perdere clienti a causa della cronica carenza idrica che attanaglia la città.

Una situazione insostenibile

Le immagini e i video, allegati a questo articolo, raccontano una realtà che stride fortemente con la narrazione di Agrigento come polo culturale e turistico di riferimento. La struttura ricettiva, situata nella centralissima Via Atenea, è costretta a ricorrere a soluzioni d’emergenza per garantire l’erogazione idrica, un servizio essenziale non solo per i residenti, ma anche per il turismo, settore cruciale per l’economia locale.

Non è la prima volta che Report Sicilia denuncia la grave situazione idrica di Agrigento. Già in articoli precedenti, abbiamo raccontato del collasso del sistema idrico cittadino, delle criticità legate alla gestione di AICA (l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini) e della totale mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione comunale.

Un’amministrazione distratta dagli spettacoli

Mentre cittadini e attività economiche lottano contro le conseguenze della carenza idrica, l’amministrazione comunale sembra focalizzata esclusivamente sull’organizzazione di eventi e spettacoli. Anche i fondi destinati alla Capitale della Cultura vengono spesi per manifestazioni, lasciando in secondo piano investimenti strutturali che potrebbero risolvere problemi cronici come la crisi idrica.

“È inaccettabile che una città che si prepara a diventare Capitale della Cultura 2025 non sia in grado di garantire servizi essenziali come l’acqua,” afferma Giuseppe Di Rosa del Codacons Trasparenza Enti Locali. “Non si può costruire un’immagine internazionale mentre si ignorano i problemi di base che rendono la vita quotidiana dei cittadini insostenibile.”

La crisi idrica ad Agrigento: un problema di lungo corso

La situazione idrica di Agrigento non è nuova. In passato, il Codacons ha denunciato diverse criticità, tra cui:

  • La gestione inefficiente di AICA e il rischio di collasso economico dell’azienda​.
  • Il mancato utilizzo di fonti idriche come “Acqua Amara” e “Porta Panitteri,” che avrebbero potuto alleviare la crisi idrica​.
  • L’assenza di interventi strutturali per migliorare una rete idrica obsoleta e soggetta a perdite.

Un futuro incerto

Con il titolo di Capitale Italiana della Cultura, Agrigento ha un’opportunità unica per rilanciare la propria immagine e attrarre nuovi flussi turistici. Tuttavia, senza un’azione concreta per affrontare problemi fondamentali come la crisi idrica, il rischio è quello di trasformare un’occasione storica in un fallimento annunciato.

La cittadinanza attende risposte, ma il tempo stringe. La cultura e gli eventi sono fondamentali, ma non possono essere costruiti sulle fondamenta fragili di una città che ancora lotta per garantire i diritti più basilari ai propri abitanti.

Autore