Agrigento – L’intervista rilasciata ai microfoni di Rai 3 Regione Sicilia dall’ex Prefetto Maria Teresa Cucinotta, oggi presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, ha evidenziato le gravi criticità che ancora affliggono il progetto. Con un linguaggio chiaro e diretto, la Cucinotta ha ammesso il grave ritardo da un punto di vista organizzativo, sia sul piano burocratico-amministrativo che su quello strutturale e dei servizi essenziali.

Pur non rinnegando il lavoro del suo predecessore, Giacomo Minio, la presidente ha sottolineato che molti aspetti fondamentali restano da approfondire e concretizzare. Tra le criticità emerse:

  • Mancanza di una sede ufficiale per la Fondazione, con due opzioni ancora in fase di valutazione: una proposta dal Comune di Agrigento e un’altra dal Libero Consorzio di Agrigento;
  • Ritardi nella macchina organizzativa, che risulta ancora lontana dal pieno funzionamento;
  • Personale individuato ma non ancora operativo, nonostante le gare siano state completate;
  • Deficit nei servizi essenziali, tra cui trasporti e infrastrutture, con la necessità di potenziare parcheggi, bagni pubblici, navette e linee ferroviarie per garantire un’adeguata mobilità durante gli eventi.

Secondo Cucinotta, il lavoro è stato ben avviato, ma permangono troppe incertezze e criticità da risolvere in tempi stretti. “Abbiamo una carta troppo importante da giocarci, ed è una scommessa che non possiamo permetterci di perdere”, ha dichiarato la presidente della Fondazione.

LE CRITICHE DEL CODACONS: “ORA COERENTEMENTE CHIAMIAMO DETRATTORE ANCHE CUCINOTTA”

Le dichiarazioni della presidente confermano quanto denunciato da anni dal Codacons, da altre associazioni e da una parte dei cittadini agrigentini, spesso etichettati come “detrattori” dal sindaco Francesco Miccichè e dai suoi sostenitori, che hanno minimizzato o negato le difficoltà legate al progetto.

In merito all’intervista, Giuseppe Di Rosa, responsabile del Codacons, ha dichiarato:

“Abbiamo sempre evidenziato i ritardi nell’organizzazione, la mancanza di una sede operativa, le carenze strutturali e i deficit nei servizi essenziali. Oggi, le stesse criticità vengono ammesse dalla nuova presidente della Fondazione. Ora vediamo chi avrà il coraggio di definirla ‘detrattore’, come hanno fatto con noi.”

Secondo Di Rosa, questa presa di posizione ufficiale da parte della Cucinotta è una conferma oggettiva del fallimento dell’attuale amministrazione nella gestione dell’evento. “Chi si dichiarava strenuo difensore dell’operato del Comune dovrebbe, per coerenza, criticare anche le parole della nuova presidente. Vedremo se avranno il coraggio di farlo”.

SERVIZI E INFRASTRUTTURE ANCORA LONTANI DAGLI STANDARD NECESSARI

L’analisi della nuova presidente della Fondazione evidenzia una situazione tutt’altro che rosea per Agrigento Capitale della Cultura 2025. La mancanza di una struttura amministrativa efficiente e la necessità di interventi sulle infrastrutture rischiano di compromettere il pieno successo dell’iniziativa.

Nei prossimi giorni si terrà un incontro per fare il punto sulla situazione, in particolare sul potenziamento di trasporti e parcheggi. La speranza è che, dopo questa ammissione di difficoltà, si possa finalmente assistere a un cambio di passo concreto.

Report Sicilia continuerà a monitorare da vicino la situazione e gli sviluppi futuri di un evento che avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità storica per la città, ma che, ad oggi, sembra ancora in balia di ritardi e inefficienze.

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