La giornata inaugurale di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente della Regione Renato Schifani e del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, è stata segnata da un momento di tensione che ha coinvolto Nino Lauretta, figlio del compianto professore Enzo Lauretta, storico promotore del Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani. L’episodio, avvenuto nell’atrio e all’esterno del Palazzo di Città, ha visto Lauretta lanciare accuse dirette al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, in merito alla gestione dell’associazione culturale che organizzava il celebre convegno.

“Avete distrutto 60 anni di storia”: le accuse di Lauretta

L’incidente è iniziato nell’atrio del Palazzo, dove Nino Lauretta ha affrontato il sindaco Miccichè con parole dure, denunciando la distruzione di un’associazione che per decenni ha rappresentato un pilastro della cultura agrigentina. “Avete distrutto un’associazione con 60 anni di storia per motivi personali che io e lui conosciamo,” ha dichiarato Lauretta, con toni accesi che hanno attirato l’attenzione dei presenti.

La situazione si è ulteriormente surriscaldata all’esterno del Palazzo, dove il sindaco, incalzato dalle grida di Lauretta, è salito in fretta sulla propria auto per lasciare il luogo. “Scappando non si risolvono i problemi,” ha gridato Lauretta mentre il veicolo del sindaco si allontanava. La scena, immortalata da video e testimonianze dirette, evidenzia il livello di tensione che continua a circondare la gestione culturale della città.

Il Convegno Pirandelliano: un simbolo abbandonato

L’associazione che per anni ha organizzato il Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani, una delle manifestazioni culturali più prestigiose di Agrigento, è stata progressivamente marginalizzata dopo la morte del professore Enzo Lauretta. Il convegno, nato e cresciuto ad Agrigento, è stato spostato altrove, privando la città di un evento che aveva attirato studiosi e appassionati da tutto il mondo.

Le accuse di Lauretta fanno eco a quanto già riportato da Report Sicilia in articoli precedenti: la mancata valorizzazione del Convegno Pirandelliano e il suo allontanamento dalla città sono il simbolo di una gestione che molti considerano miope e incapace di tutelare il patrimonio culturale di Agrigento.

La polemica sulla gestione culturale

Secondo fonti vicine alla vicenda, il sindaco Miccichè avrebbe incontrato in passato i vertici dell’associazione per discutere della possibilità di riportare il Convegno a Agrigento, ma senza risultati concreti. “Agrigento Capitale della Cultura senza il Convegno Pirandelliano è un paradosso,” commentano diversi esponenti culturali locali. La protesta di Lauretta sottolinea come questioni personali e politiche abbiano influito negativamente su una manifestazione di rilevanza internazionale.

Conclusioni

L’inaugurazione di Agrigento Capitale della Cultura, che avrebbe dovuto essere un momento di celebrazione per la città, è stata macchiata da tensioni e polemiche che riflettono un disagio più profondo nella gestione culturale e amministrativa. L’accaduto evidenzia la necessità di un confronto aperto e trasparente su come valorizzare il patrimonio culturale agrigentino, evitando che eventi di rilevanza storica e culturale vengano relegati all’oblio.

Report Sicilia continuerà a seguire gli sviluppi di questa vicenda, dando spazio alle voci di chi chiede un cambio di rotta per il futuro culturale della città.

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