ARTICOLO DE “IL FATTO QUOTIDIANO” DEL 9.1.2025
Agrigento, 9 gennaio 2025 – Il quotidiano nazionale Il Fatto Quotidiano torna a puntare i riflettori su Agrigento, approfondendo la gestione della Fondazione Capitale Italiana della Cultura 2025. L’articolo evidenzia ritardi, nomine discusse e presunti collegamenti politici, suscitando nuove polemiche su un progetto già bersaglio di critiche.
Le critiche alla Fondazione e al suo CDA
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la Fondazione, nata con un ritardo di un anno, è stata strutturata per accogliere un consiglio d’amministrazione “enorme” con otto membri, scelti in base a criteri che, stando al giornale, rispecchiano più affiliazioni politiche che competenze specifiche.
Tra i membri del CDA, l’articolo cita:
- Salvatore Palillo, avvocato amministrativista e figura di riferimento nella Camera di Commercio di Agrigento, con collaborazioni frequenti con la Regione Siciliana.
- Vincenza Gaziano, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, indicata da Forza Italia, ora vicepresidente della Fondazione.
- Giovanni Di Maida, dirigente regionale di Fratelli d’Italia, che vanta una lunga militanza politica in Forza Italia e un passato da vicepresidente del Consorzio Universitario.
- Giuseppe Viola, avvocato con esperienza amministrativa a Camastra, legato politicamente al Movimento per l’Autonomia, con connessioni indirette con lo studio Cirino e la Fondazione Teatro Pirandello.
Il giornale non risparmia critiche, sottolineando come queste nomine abbiano escluso gli autori del dossier vincitore del titolo di Capitale della Cultura, suscitando interrogativi sull’effettiva trasparenza della gestione.
Collegamenti politici e mancanza di visione
L’articolo evidenzia come la Fondazione sia stata spartita tra i partiti principali della maggioranza comunale e regionale, con particolare riferimento a Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il Parco Archeologico della Valle dei Templi, controllato dalla Regione, è stato incaricato di gestire gli appalti di importo significativo, ma senza la presenza di un comitato tecnico-scientifico fino a pochi mesi fa.
A questo si aggiunge il peso delle parole di figure politiche locali come Calogero Pisano, ex deputato di Fratelli d’Italia, noto per alcune vicende controverse, che ha avuto un ruolo chiave nella promozione del programma del Teatro Pirandello.
Commissariamento: una richiesta inevasa
Nonostante le polemiche, il Ministero non ha intenzione di commissariare la Fondazione. Fonti ministeriali riportano che Tuttavia, la richiesta di un commissariamento era stata avanzata già nel 2024 dal Codacons, da Italia Viva e da Pietrangelo Buttafuoco, il quale aveva parlato apertamente di fallimento gestionale.
Conclusione
La situazione descritta dal Fatto Quotidiano pone ulteriori dubbi sulla capacità di Agrigento di gestire un evento di portata storica. Mentre i fondi continuano a essere distribuiti e gli appalti assegnati, la mancanza di una visione strategica e di trasparenza rimane il problema centrale. L’articolo ribadisce il rischio che questa occasione si trasformi in un ulteriore simbolo di inefficienza amministrativa.
L’attenzione mediatica resta alta, con la speranza che le istituzioni locali e nazionali riescano a intervenire per riportare al centro della scena l’obiettivo principale: rilanciare il patrimonio culturale di Agrigento.