SCHIFANI CABINA DI REGIA

Con l’avvio ufficiale di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha messo in atto una serie di interventi per affrontare le sfide legate all’organizzazione e alla gestione del prestigioso titolo. Come riportato da La Sicilia in un articolo a firma di Mario Barresi del 21 gennaio 2025, si è deciso di puntare su un netto cambio di rotta nella gestione della Fondazione e sulla preparazione di eventi e infrastrutture per rispondere alle aspettative nazionali e internazionali.

Metal detector e strade asfaltate: la corsa contro il tempo Secondo quanto riportato nell’articolo, i giorni che hanno preceduto la visita del Presidente Sergio Mattarella sono stati caratterizzati da una vera e propria “corsa contro il tempo” per nascondere le inefficienze della città. Interventi simbolici, come l’utilizzo di metal detector per rintracciare tombini asfaltati erroneamente, hanno catturato l’attenzione, mostrando un’organizzazione frenetica più orientata all’immagine che alla sostanza.

Una Fondazione riorganizzata Barresi evidenzia come uno dei provvedimenti più rilevanti sia stata la riorganizzazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Agrigento 2025”. Questa decisione è stata voluta dal Presidente Schifani per sostituire figure giudicate poco competenti in ambito culturale con professionisti più qualificati. La scelta mira a garantire una gestione più efficiente e a evitare che l’evento venga compromesso da mancanze organizzative.

La sfida della Capitale della Cultura L’articolo sottolinea anche come l’operazione di facciata, per quanto necessaria per gestire l’urgenza della visita presidenziale, metta in luce le difficoltà strutturali della città. Agrigento, simbolo culturale per la Valle dei Templi, continua a soffrire di gravi carenze infrastrutturali e organizzative, mentre si lavora per creare un’immagine all’altezza del titolo ottenuto.

Un’opportunità per la Sicilia Il Presidente Schifani ha ribadito la necessità di un cambio di passo nella gestione degli eventi legati al 2025, dichiarando che “non ci possiamo permettere dilettanti allo sbaraglio”. Questo approccio, però, deve fare i conti con il tempo a disposizione e con una città che affronta sfide complesse come il degrado urbano e la mancanza di servizi essenziali.

Fonte: articolo pubblicato su La Sicilia il 21 gennaio 2025, a firma di Mario Barresi.

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