Agrigento, 7 gennaio 2025 – Dopo le denunce del CODACONS e di Pietrangelo Buttafuoco, anche l’onorevole Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, si unisce al coro di critiche contro la gestione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Attraverso una nota diffusa sui social, Faraone sottolinea la necessità di un commissariamento immediato per salvare un’occasione storica per la città e per tutta la Sicilia.

“Un disastro senza precedenti”

Faraone non usa mezzi termini, definendo la gestione attuale un “disastro.” Tra le criticità evidenziate:

  • L’assenza di interventi infrastrutturali significativi, come il rifacimento di strade, marciapiedi e fontane.
  • La mancanza di un programma strutturato per l’annata 2025, ormai alle porte.
  • Il cambio in extremis del logo ufficiale dell’evento, abbandonando il controverso Telamone stilizzato, presentato lo scorso anno e costato circa mezzo milione di euro, che aveva suscitato critiche feroci da parte di archeologi e cittadini.

Faraone accusa l’amministrazione comunale di aver “massacrato la città con una gestione inadeguata” e invita a prendere decisioni drastiche prima della visita ufficiale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prevista per gennaio. “Il miglior modo per accogliere il Presidente è cacciare coloro che hanno fallito e affidare la gestione a chi ha le competenze necessarie,” conclude il deputato di Italia Viva.

Le denunce del CODACONS e di Pietrangelo Buttafuoco

Il CODACONS, insieme a Pietrangelo Buttafuoco, aveva già sollevato il tema di una gestione fallimentare, proponendo un commissariamento e un’ispezione ministeriale per fare chiarezza sull’uso dei fondi pubblici e sull’attuazione del progetto Agrigento 2025. Le accuse puntano a un’amministrazione che, nonostante i finanziamenti ricevuti, non è riuscita a tradurre l’opportunità in risultati tangibili​n’opportunità a rischio** Agrigento Capitale della Cultura 2025 rappresentava un’occasione unica per rilanciare l’immagine della città e attrarre investimenti turistici e culturali. Tuttavia, le gravi carenze organizzative e il mancato rispetto delle aspettative rischiano di trasformare questo progetto in un fallimento epocale.

Conclusione

Le richieste di commissariamento avanzate da diverse voci autorevoli, dal CODACONS a Davide Faraone, evidenziano un punto di non ritorno nella gestione del progetto Agrigento 2025. Con la visita imminente del Presidente Mattarella e l’inizio dell’anno di celebrazioni, la città ha ancora poco tempo per rimediare, ma servono decisioni coraggiose e immediate.

Agrigento e la Sicilia meritano che questa opportunità storica sia gestita da figure competenti, capaci di riportare serietà, trasparenza e visione a un progetto che, nelle mani sbagliate, rischia di sfumare nel nulla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *