Sembra aprirsi un nuovo capitolo di tensione all’interno del centrodestra siciliano, questa volta riguardo alla gestione di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.” A sollevare i dubbi è stata la recente pubblicazione da parte del Parco Valle dei Templi di una manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di elaborazione di un piano di comunicazione e la realizzazione di una campagna informativa cross-mediale.
La situazione è ancora più complessa se si considera che il Parco è gestito da uomini di Forza Italia, mentre è noto come Fratelli d’Italia sia stato il partito che più ha lottato per ottenere il titolo di Capitale della Cultura per Agrigento, impegnandosi a cambiare il destino della città. Questa “lotta fratricida” all’interno del centrodestra sta mettendo a rischio un’opportunità irripetibile per la città e la provincia.
L’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Agrigento, Costantino Ciulla, si è dichiarato sorpreso e preoccupato per la pubblicazione dell’avviso, avendo appreso solo ora della sua esistenza e senza aver ricevuto alcuna nota di divulgazione da parte del Parco. La preoccupazione aumenta quando si pensa che tale manifestazione d’interesse è stata pubblicata ben due mesi dopo l’assegnazione dei fondi e l’individuazione delle azioni da intraprendere, generando un ritardo che potrebbe compromettere l’efficacia delle attività promozionali.
Ci si chiede perché i suggerimenti e le proposte avanzate dall’Assessorato alla Cultura non siano stati minimamente considerati e perché la Fondazione Agrigento 2025, ente principale nella promozione del progetto, non sia stata coinvolta. È incomprensibile pensare che, in soli 7 giorni, si possa ideare un piano di comunicazione adeguato per un progetto così importante e complesso.
Fratelli d’Italia, forza politica che ha sostenuto fortemente la candidatura di Agrigento, chiede con fermezza al Sindaco e all’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana di intervenire per chiarire le ragioni di questo ritardo e per accelerare i processi. L’impressione è che qualcuno stia cercando di agire in autonomia per sfruttare i risultati ottenuti da un progetto che appartiene a tutti.
Questa situazione rischia di minare un’opportunità unica per Agrigento, che ha bisogno di un lavoro di squadra e di una gestione trasparente e condivisa. Il tempo è prezioso, e Agrigento non può permettersi di sprecarlo in sterili lotte interne o in ritardi ingiustificati.