L’articolo di Gian Antonio Stella, pubblicato sul Corriere della Sera, offre un’amara fotografia della realtà di Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura 2025. Nonostante le bellezze storiche e paesaggistiche della città, emergono criticità profonde che mettono in dubbio la capacità della città di gestire un evento di tale prestigio.
Rifiuti, degrado e strutture abbandonate
Il celebre giornalista descrive uno scenario fatto di spazzatura accumulata, hotel fatiscenti e infrastrutture turistiche inesistenti. Tra le principali problematiche, Stella evidenzia la mancanza di un centro di accoglienza per i turisti, nonostante il flusso previsto di visitatori attratti dal titolo di Capitale della Cultura. Anche il Ponte Morandi, simbolo di degrado e immobilismo amministrativo, resta una ferita aperta per la città.
Le immagini pubblicate accompagnano la denuncia: strade invase dai rifiuti, strutture lasciate all’abbandono e un’organizzazione che sembra incapace di gestire un’occasione storica.
L’urgenza di interventi strutturali
Stella sottolinea come l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Francesco Miccichè, abbia concentrato gli sforzi su interventi superficiali, come asfaltature lampo e pulizie straordinarie nei punti strategici, trascurando le opere strutturali necessarie per trasformare Agrigento in una città realmente pronta ad accogliere i visitatori. La mancanza di un piano a lungo termine per infrastrutture e servizi è un tema ricorrente nell’articolo.
Il nodo dei fondi e la “svolta mancata”
Un altro aspetto critico riportato è legato alla gestione dei fondi destinati alla Capitale della Cultura. La lentezza burocratica e la disorganizzazione rischiano di compromettere gli obiettivi dell’iniziativa. Stella definisce la situazione una “svolta mancata”, dove il potenziale culturale e turistico di Agrigento viene offuscato da problemi amministrativi e dalla carenza di visione strategica.
La protesta dei cittadini
L’articolo riporta anche la voce di una cittadinanza esasperata, con cartelli di denuncia appesi per le strade che accusano l’amministrazione comunale di incapacità e immobilismo. La mancata risoluzione di problemi cronici, come la gestione dei rifiuti e il degrado urbano, diventa un simbolo del malcontento diffuso.
Conclusioni
La descrizione di Gian Antonio Stella offre uno spaccato realistico e impietoso di Agrigento, un luogo ricco di storia e cultura ma segnato da inefficienze e carenze strutturali. La città ha ancora la possibilità di cambiare rotta, ma il tempo stringe, e i problemi irrisolti rischiano di vanificare l’enorme opportunità rappresentata dal titolo di Capitale della Cultura.
Fonte: Corriere della Sera, articolo di Gian Antonio Stella del 16 gennaio 2025.