Agrigento – In vista di un anno cruciale per il rilancio del territorio, il Codacons interviene con una nota stampa per lanciare un appello alla collaborazione tra tutte le parti coinvolte nell’organizzazione e nella gestione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
Un evento che avrebbe dovuto rappresentare un’occasione storica rischia, secondo il Codacons, di trasformarsi nell’ennesima dimostrazione di inefficienza amministrativa e di perdita d’immagine per la città e l’intera provincia.
Gravi lacune organizzative: l’allarme del Codacons
Nella nota, il Codacons evidenzia una serie di criticità che stanno emergendo:
- Mancanza di strumenti essenziali per il turismo: nessun sito ufficiale, numero verde o punto di contatto operativo per fornire informazioni ai visitatori.
- Assenza di un coordinamento dei servizi turistici: mancano piani per coinvolgere i tour operator e strategie chiare per rendere la città attrattiva e funzionale per i turisti.
- Info Point abbandonati: con un investimento minimo di 1.200 euro al mese per sei persone grazie al supporto del servizio civile, sarebbe stato possibile garantire un punto informativo efficiente, ma anche questa opportunità è stata lasciata cadere nel vuoto.
“La creazione di eventi culturali non può prescindere da una conoscenza approfondita del pubblico a cui ci si rivolge – afferma Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons –. Chi sono i visitatori? Da dove provengono? Quali sono i loro interessi? Come arrivano? Sono domande fondamentali a cui, purtroppo, nessuno sembra voler dare risposte”.
Un appello per il cambiamento
Il Codacons invita le istituzioni, il Comune, la Fondazione Agrigento 2025 e il Parco Archeologico Valle dei Templi, a unire le forze per affrontare con maggiore serietà e professionalità le sfide di questo evento storico.
“Siamo disponibili a collaborare per evitare che Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 si trasformi in una perdita d’immagine per l’intero territorio – continua Di Rosa –. È indispensabile creare un coordinamento efficace, avviare campagne di promozione strutturate e dotare la città di strumenti adeguati per accogliere i visitatori. Questa è un’occasione unica che non possiamo permetterci di sprecare”.
Collaborazione e proposte per un futuro migliore
Concludendo la nota, il Codacons ribadisce che le sue proposte non mirano alla polemica, ma al miglioramento di una situazione che appare oggi confusa e disorganizzata. “Agrigento deve dimostrarsi all’altezza delle aspettative e costruire una Capitale della Cultura che sia un modello da seguire, non un evento di cui vergognarsi”.
L’appello del Codacons è chiaro: agire subito, con trasparenza e competenza, per fare di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 un successo e non un’occasione persa.