Mentre Agrigento si prepara ad accogliere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il prossimo 18 gennaio per inaugurare l’anno della Capitale della Cultura 2025, la città si trova in uno stato di profondo abbandono. L’annuncio della visita del Presidente, sebbene ancora ufficioso, ha messo in moto una macchina organizzativa per realizzare un grande evento, con la Fondazione di partecipazione impegnata a curare ogni dettaglio del cerimoniale. Tuttavia, la realtà quotidiana degli agrigentini è ben lontana dalle celebrazioni e dall’entusiasmo.
L’anno della Cultura dovrebbe essere un’occasione di rilancio e rinascita per Agrigento, ma non è chiaro a che punto siano le iniziative previste nel dossier di candidatura né se vi siano le risorse economiche per realizzarle. La stessa fondazione, infatti, al momento, non dispone di un vertice burocratico né di uffici o consulenti nominati, il che rende impossibile avviare accordi o atti formali necessari per l’organizzazione delle attività culturali.
Mentre l’amministrazione comunale sembra concentrata esclusivamente sui festeggiamenti e sul grande evento in arrivo, la realtà è ben diversa per i cittadini agrigentini. Uno dei casi più eclatanti è quello dei bambini con disabilità, che dovrebbero beneficiare dei servizi assistenziali ASACOM, ma che, ad oggi, non possono usufruirne o lo fanno solo in maniera minima. Una situazione inaccettabile, che mostra un’amministrazione comunale distante e indifferente rispetto ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione.
Chissà cosa ne penserebbe il Presidente Mattarella, che si appresta a visitare una città apparentemente in festa ma che, nella sua quotidianità, vive un drammatico declino nei servizi essenziali e nei diritti fondamentali dei suoi cittadini. In questo contesto, L’associazione “Camminando Insieme”
ha confezionato un video sulla questione dei servizi assistenziali mancanti, che pubblichiamo in solidarietà con le famiglie costrette a lottare ogni giorno per garantire ai propri figli un’assistenza dignitosa.
Agrigento, che dovrebbe prepararsi ad essere un faro di cultura per l’Italia nel 2025, si presenta invece come una città incapace di garantire servizi minimi ai suoi cittadini. È necessario che l’amministrazione si impegni non solo nelle celebrazioni e negli eventi, ma soprattutto nel risolvere i problemi reali che attanagliano la città. La speranza è che l’arrivo del Presidente Mattarella possa servire da stimolo per riportare l’attenzione sui veri bisogni della comunità agrigentina, perché una città non può definirsi “Capitale della Cultura” se non sa garantire dignità e diritti a tutti i suoi cittadini.
“L’anno della Cultura dovrebbe essere un’occasione di rilancio e rinascita per Agrigento…” tutto vero, rinasceranno i conti ed i portafogli dei soliti noti.
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Inviamo al presidente l invito a venire, corredato da foto delle strade sporche e con crateri, dalle perdite idriche, dalle cisterne o recipienti vuoti, dai piccoli disabili che Andranno a scuola x 8 o 9 ore la settimana, dai treni inesistenti, dalle strade x Palermo e Catania da completare, dal viadotto Morandi,dalla villa del sole, dal parcheggio pluriipiano incompleto, dal parcheggio dei bus deserto, e dal parcheggio in mezzo alla strada, dalle foreste amazzoniche e da topi e blatte….Cultura….questa e’ la cultura odierna….Grazie sempre alla cultura del Passato ( templi, Pirandello e c)..Basta mi fermo…benvenuto Presidente