Agrigento – Mentre la città affonda tra crisi idrica, degrado urbano, disservizi nei quartieri e carenze nei servizi essenziali – basti pensare al caos ASACOM o al disastro della raccolta dei rifiuti – l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Miccichè pensa a ben altro: aumentare le proprie indennità.

Con delibera di Giunta n. 140 del 5 agosto 2025 GC_140_2025, il Comune di Agrigento ha approvato la richiesta di contributo regionale pari a 124.853,62 euro per coprire gli aumenti delle indennità di funzione di sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, per l’anno 2025.

Il tutto, si legge nel provvedimento, “senza oneri aggiuntivi per il Comune”, in quanto i fondi saranno erogati direttamente dalla Regione Siciliana. Ma la domanda sorge spontanea: è questo il momento giusto per chiedere più soldi per la politica locale, mentre i cittadini pagano le conseguenze di anni di malgoverno e promesse mancate?

Gli aumenti approvati

Secondo la tabella allegata alla delibera, ecco come verranno rideterminate le indennità mensili:

Carica Indennità attuale (€) Indennità con contributo regionale (€) Aumento mensile (€)
Sindaco 4.596,00 6.273,89 +1.677,89
Vice Sindaco 3.447,00 4.705,42 +1.258,42
Assessori (ciascuno) 2.757,60 3.764,34 +1.006,74
Presidente del Consiglio 2.757,60 3.764,34 +1.006,74

Il totale della somma che il Comune intende ottenere dalla Regione – come si legge nella proposta firmata dal dirigente Antonio Insalaco – è di 124.853,62 euro, comprensiva anche dell’indennità di fine mandato del sindaco e dell’IRAP.

Una scelta sconcertante

Nel documento si sottolinea che “la misura non comporta oneri per il bilancio comunale”. Ma l’impatto politico e simbolico non può essere ignorato. In un momento in cui la città ha perso milioni in finanziamenti per la rete idrica, non ha ancora approvato un Piano Urbanistico Generale, ha quartieri dimenticati, turismo allo sbando e servizi sociali tagliati, la priorità dell’amministrazione sembra essere l’aumento delle proprie buste paga.

L’atto è stato approvato all’unanimità da tutti gli assessori presenti in giunta, tra cui Patrizia Lisci, Carmelo Cantone, Gioacchino Alfano, Alessandro Sollano, Gerlando Piparo, Marco Vullo e Costantino Ciulla. Assente solo l’assessore Principato.

Una città senza guida, ma con indennità maggiorate

La città di Agrigento vive da mesi una crisi istituzionale, sociale e amministrativa. La macchina comunale appare paralizzata, la comunicazione istituzionale autoreferenziale, e la gestione quotidiana della città scollata dalla realtà dei cittadini.

Mentre i disabili non hanno assistenza scolastica, le strade crollano, l’acqua non arriva, e le periferie sono abbandonate, la priorità è chiedere un contributo pubblico per incrementare gli stipendi degli amministratori.

Che Dio aiuti Agrigento, davvero.

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