La crisi idrica che attanaglia Agrigento ha spinto l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Miccichè, a mettere in campo una serie di interventi volti a migliorare l’approvvigionamento idrico della città e delle aree limitrofe. Tuttavia, le recenti mosse del Comune non sono state esenti da critiche, in particolare da parte del Codacons, che già da mesi sollecitava l’adozione di misure più incisive.
Sin da aprile, Giuseppe Di Rosa, rappresentante del Codacons, aveva evidenziato la necessità di individuare nuove fonti di approvvigionamento idrico, come nuovi pozzi, per far fronte alla grave carenza d’acqua. Secondo Di Rosa, le soluzioni proposte dal sindaco Miccichè, benché benvenute, arrivano troppo tardi, dimostrando un’incapacità amministrativa nel rispondere tempestivamente alle esigenze della popolazione.
Il Comune, in collaborazione con la Protezione Civile regionale e Aica, ha avviato lavori di manutenzione straordinaria sui punti più critici della rete idrica e sta conducendo sondaggi esplorativi per attivare nuovi pozzi. Questi interventi, secondo Miccichè, sono essenziali per garantire una distribuzione più efficiente dell’acqua, soprattutto nelle aree non coperte dal prossimo progetto di rifacimento della rete idrica.
“Abbiamo individuato numerosi pozzi che potrebbero essere una risorsa preziosa per la nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco, sottolineando l’importanza di agire anche dove Aica non riesce con le proprie imprese, ricorrendo a gare d’appalto per selezionare altre aziende. L’obiettivo è quello di utilizzare i finanziamenti della Regione e della Protezione Civile per avviare questi lavori nel più breve tempo possibile.
Tuttavia, per il Codacons, queste iniziative arrivano in ritardo. “Il sindaco avrebbe dovuto ascoltare di più la voce del popolo”, ha affermato Di Rosa, criticando l’amministrazione per non aver agito prima. Secondo l’associazione, il mancato tempestivo intervento ha aggravato una situazione già critica, e ora il Comune si trova a rincorrere soluzioni che avrebbero potuto essere adottate mesi fa.
Mentre l’amministrazione comunale ribadisce il suo impegno a risolvere le problematiche legate all’approvvigionamento idrico, resta aperta la questione sulla gestione della crisi e sulla capacità del governo locale di rispondere in modo efficace e tempestivo alle necessità dei cittadini.