Nel contesto della determinazione dirigenziale n. 3301 del 29 novembre 2024, Determina+Dirigenziale+2024-3301 Agrigento si prepara ad accogliere atti di mecenatismo per la valorizzazione della città in vista del 2025, anno in cui sarà Capitale Italiana della Cultura. Tra gli interventi approvati figura l’illuminazione del prospetto del Municipio, offerta come “sostanziale atto di mecenatismo” dalla ditta Strano S.p.A.
Tali iniziative sono certamente lodevoli e rappresentano un’opportunità per il miglioramento dell’immagine della città. Tuttavia, occorre riflettere sul principio di trasparenza e prevenzione dei conflitti di interesse. Sebbene il regolamento comunale disciplini le sponsorizzazioni e gli accordi di collaborazione, non emerge alcuna disposizione che impedisca agli sponsor di partecipare successivamente a gare d’appalto o di ricevere incarichi “diretti” dal Comune.
Una Proposta per Maggiore Trasparenza
Per garantire che questi atti siano percepiti come autentiche iniziative di mecenatismo e non come un’opportunità per creare corsie preferenziali con l’amministrazione comunale, sarebbe auspicabile che le aziende sponsor dichiarassero formalmente il loro disinteresse a partecipare a gare o appalti pubblici comunali per almeno un triennio dall’atto di mecenatismo.
Una clausola di questo tipo, inserita nei contratti di sponsorizzazione, rafforzerebbe la fiducia dei cittadini nei confronti di tali iniziative e tutelerebbe l’immagine istituzionale del Comune. Inoltre, ciò eviterebbe che le attività di sponsorizzazione possano essere percepite come strumenti per ottenere vantaggi economici futuri.
Una Questione di Etica e Buona Amministrazione
In un periodo in cui Agrigento affronta sfide importanti, dalla crisi idrica al degrado urbano, è fondamentale che ogni azione pubblica sia improntata a criteri di trasparenza e rispetto delle regole. L’introduzione di una clausola simile rappresenterebbe un segnale forte per dimostrare che il Comune agisce nell’interesse esclusivo della collettività, senza concessioni a possibili favoritismi.
In vista del 2025, Agrigento ha un’opportunità unica per distinguersi non solo per la qualità degli eventi culturali, ma anche per la correttezza e la trasparenza della sua amministrazione. I cittadini si aspettano che il titolo di Capitale della Cultura non sia solo un riconoscimento estetico, ma anche un riflesso di una gestione etica e responsabile della cosa pubblica.