Il caso del cimitero di Piano Gatta ad Agrigento evidenzia un modello gestionale ricorrente e, ormai, ben rodato nelle amministrazioni pubbliche: ridurre al minimo la manutenzione e l’efficienza di un bene pubblico fino a generare problemi irrisolvibili per poi giustificare, davanti all’opinione pubblica, l’esternalizzazione a un soggetto privato. Questa dinamica, che sembra ormai consolidata, lascia spazio a una profonda riflessione sui costi sociali e le conseguenze per la comunità.
La Determinazione Dirigenziale n. 3189
Con la recente determina del 21 novembre 2024, l’Amministrazione Comunale ha avviato un progetto di Project Financing per il completamento del cimitero, affidando la gestione a un consorzio privato. Una mossa che, pur apparendo come una soluzione a un problema impellente, solleva numerosi interrogativi. Come si è giunti al punto in cui un servizio così essenziale come quello cimiteriale necessiti di un intervento esterno?
Il Problema Creato Ad Arte?
Per anni, la gestione del cimitero di Piano Gatta è stata caratterizzata da incuria e mancanza di programmazione. Spazi insufficienti, manutenzione carente e ritardi cronici nella realizzazione delle opere necessarie hanno creato una situazione insostenibile. Questo scenario ha portato a una naturale esasperazione dei cittadini, spianando la strada alla narrazione dell’inevitabilità dell’affidamento a un soggetto privato.
Il Metodo dell’Esternalizzazione
Ridurre al minimo l’efficienza gestionale e creare problemi strutturali non è una novità nelle pubbliche amministrazioni. Questo approccio permette di spostare il dibattito pubblico dalle responsabilità amministrative alle soluzioni emergenziali, offrendo il pretesto perfetto per esternalizzare servizi che, altrimenti, potrebbero essere gestiti in modo più trasparente e meno oneroso per la comunità.
L’esternalizzazione, infatti, spesso si traduce in benefici per il privato più che per il pubblico: profitti per le aziende, mentre i cittadini continuano a subire le inefficienze strutturali e pagano costi aggiuntivi per servizi che dovrebbero essere garantiti dallo Stato o dagli enti locali.
Chi Ci Guadagna Davvero?
La domanda resta aperta: chi trae vantaggio da queste operazioni? Di certo non i cittadini, che vedono aggravarsi i costi dei servizi e subiscono la perdita di controllo su beni comuni essenziali. La gestione privata del cimitero di Piano Gatta potrebbe rappresentare l’ennesimo esempio di come le amministrazioni pubbliche, di fronte alla propria incapacità gestionale o deliberata scelta politica, finiscano per arricchire soggetti privati a scapito della collettività.
Una Questione di Scelte Politiche
Ciò che appare chiaro è che la situazione del cimitero di Piano Gatta non è solo il frutto di problemi contingenti, ma il risultato di scelte politiche che hanno portato a trascurare una gestione adeguata e trasparente del bene pubblico.
Di fronte a questa dinamica, è essenziale chiedersi se esista la volontà politica di invertire questa tendenza e di riportare al centro della gestione pubblica il benessere e l’interesse collettivo, oppure se continueremo ad assistere a un modello che trasforma le carenze in opportunità di lucro per pochi.