Otto associazioni locali, tra cui Codacons, Fontanelle Insieme, Mani Libere, Agrigento Punto e a Capo, MareAmico, Legambiente Circolo Rabat, Ethikos APS e Titano APS, hanno inviato una richiesta congiunta alla Regione Siciliana per un incontro urgente ad Agrigento. L’obiettivo è fare chiarezza sulle discrepanze tra quanto dichiarato dal sindaco Franco Miccichè e le affermazioni del responsabile della Protezione Civile regionale, Ing. Salvo Cocina, e dell’Assessore per i Servizi Primari, Roberto Di Mauro, durante un incontro tenutosi a Palermo il 6 novembre.
Un quadro confuso che alimenta l’incertezza
Secondo le associazioni, le dichiarazioni del sindaco, riportate dal quotidiano La Sicilia, sembrano smentire quanto emerso nel tavolo tecnico regionale. In particolare, le divergenze riguardano le fonti idriche alternative individuate nel territorio di Agrigento e l’effettiva operatività delle misure promesse per fronteggiare l’emergenza idrica.
“Le contraddizioni generano confusione e preoccupazione, danneggiando la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni,” sottolineano i rappresentanti delle associazioni.
Le richieste delle associazioni
Le otto associazioni hanno chiesto che l’incontro si tenga ad Agrigento e coinvolga l’Assessore Di Mauro, l’Ing. Cocina e i rappresentanti delle associazioni firmatarie. I punti principali da affrontare includono:
- Lo stato delle fonti idriche censite: quali sono effettivamente utilizzabili e in che tempi.
- Il coordinamento tra enti locali e regionali: per garantire azioni rapide ed efficaci.
- Le procedure tecniche e amministrative: necessarie per rendere operative le risorse idriche individuate.
La tregua al presidio e la vigilanza sugli impegni
In un segnale di fiducia, le associazioni hanno annunciato la smobilitazione del presidio attivo da settimane presso il Palazzo Municipale di Agrigento. Questo gesto arriva dopo l’impegno dichiarato dal Presidente della Regione e dal sindaco Miccichè per:
- L’avvio dei lavori per un dissalatore mobile a Porto Empedocle.
- La ripresa o avvio concreto dei lavori per il rifacimento della rete idrica cittadina.
“Ci aspettiamo che le promesse vengano tradotte in azioni concrete. Rimaniamo vigili affinché ciò non si limiti a semplici annunci,” dichiarano le associazioni.
Un appello alle istituzioni
“È imperativo fare chiarezza e coordinare le azioni per risolvere una crisi che sta mettendo in ginocchio i cittadini e il territorio di Agrigento,” concludono le associazioni. La speranza è che l’incontro richiesto possa rappresentare un punto di svolta per affrontare definitivamente un’emergenza idrica che dura ormai da troppo tempo.
Le associazioni firmatarie
Codacons, Fontanelle Insieme, Mani Libere, Agrigento Punto e a Capo, MareAmico, Legambiente Circolo Rabat, Ethikos APS e Titano APS.
Le associazioni continueranno a monitorare l’evoluzione della situazione e a denunciare eventuali ritardi o inadempienze.