In pieno fermento per il 2025, anno in cui Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura, una vicenda al limite del paradosso rischia di gettare un’ombra sull’amministrazione comunale. Al centro della scena, il progetto di ristrutturazione dell’Info Point turistico di Porta di Ponte, considerato strategico per accogliere i visitatori, e un imprenditore che rivendica crediti nei confronti del Comune e si rifiuta di consegnare le chiavi dei locali.
La disputa
L’imprenditore, che recentemente aveva scritto al sindaco per chiedere trasparenza sulla gestione dei fondi pubblici, sostiene di essere creditore del Comune per alcune migliaia di euro. Questa situazione, a suo dire, lo avrebbe portato a trattenere le chiavi dell’Info Point, impedendo di fatto l’avvio dei lavori di ristrutturazione.
“Non posso consegnare le chiavi finché il Comune non salderà quanto mi deve,” avrebbe dichiarato, aggiungendo di essere pronto a portare la questione davanti alle autorità competenti qualora l’amministrazione decidesse di forzare l’accesso ai locali.
Un progetto cruciale in stallo
L’ammodernamento dell’Info Point di Porta di Ponte è un tassello fondamentale per migliorare i servizi turistici in una città che si prepara a ricevere un flusso importante di visitatori. Il progetto, finanziato con fondi dedicati, mirava a trasformare il punto informazioni in un riferimento moderno e accogliente per i turisti. Tuttavia, questa disputa rischia di rallentare o compromettere il cronoprogramma degli interventi.
Un rischio legale per il Comune
Secondo quanto emerge, il Comune potrebbe trovarsi costretto a forzare l’accesso ai locali, rischiando una denuncia da parte dell’imprenditore. Una situazione che mette in evidenza la fragilità dei rapporti tra l’amministrazione comunale e i suoi fornitori, alimentando ulteriormente il malcontento tra i cittadini e gli operatori del settore turistico.
Le reazioni
L’intera vicenda sta suscitando indignazione. “Non è possibile che a pochi giorni dall’inizio ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura si parli di chiavi bloccate e crediti non saldati,” commentano alcuni residenti. Altri sottolineano come questa situazione rappresenti l’ennesimo esempio di una gestione amministrativa inefficiente.
L’imprenditore, che si dichiara pronto a collaborare una volta risolti i suoi presunti crediti, chiede chiarezza e puntualità da parte del Comune: “Non si può parlare di trasparenza e legalità quando non si rispettano gli obblighi nei confronti di chi ha lavorato per la città,” avrebbe dichiarato.
Una macchia sull’immagine della città
Questo episodio non solo rallenta i lavori, ma rischia di danneggiare l’immagine di Agrigento in un anno che dovrebbe rappresentare il culmine dell’efficienza organizzativa. L’Info Point, progettato per essere un simbolo di accoglienza e modernità, è ora al centro di una disputa che mette in discussione la capacità dell’amministrazione di gestire risorse e progetti strategici.
Conclusioni
Agrigento non può permettersi di perdere tempo prezioso a causa di vicende che sembrano appartenere a una “storia pirandelliana.” È necessario un intervento immediato per chiarire la questione dei presunti crediti, sbloccare i lavori e garantire la piena funzionalità dell’Info Point.
Report Sicilia continuerà a seguire questa intricata vicenda, dando voce ai protagonisti e monitorando lo sviluppo di una situazione che rischia di mettere in ombra le ambizioni della città per il 2025.