Agrigento nel caos nel giorno di sensibilizzazione mondiale sull’autismo: traffico in tilt e vigili disorientati

Nel giorno dedicato alla consapevolezza sull’autismo, che si celebra ogni anno il 2 aprile, Agrigento ha vissuto una delle mattinate più difficili degli ultimi mesi sul piano della viabilità urbana.

Già questa mattina, Report Sicilia aveva lanciato l’allarme con un articolo che documentava, con foto e testimonianze dirette, il blocco totale al bivio Porta Aurea. Centinaia di automobilisti, provenienti da San Leone, Villaggio Mosè e Villaseta, sono rimasti bloccati per oltre un’ora nel traffico, senza assistenza e senza indicazioni. (Leggi l’articolo di stamattina)

Successivamente alla pubblicazione, abbiamo ricevuto ulteriori segnalazioni da cittadini che precisano la presenza di alcuni agenti della polizia municipale, in particolare all’ingresso della Valle dei Templi, nei pressi della clinica Sant’Anna. Tuttavia, i vigili sono apparsi confusi, disorganizzati e lasciati allo sbaraglio, senza un piano chiaro per gestire l’enorme afflusso previsto.

Un evento annunciato, ma nessuna preparazione

La celebrazione della Giornata dell’Autismo era nota da giorni. Le scuole avevano programmato la partecipazione di decine di scolaresche, erano stati annunciati eventi nella Valle, e l’afflusso di pullman era del tutto prevedibile. A tutto ciò si è aggiunta la chiusura improvvisa del Viadotto Akragas, che ha aggravato il carico viario su percorsi già congestionati.

Nonostante ci fosse tutto il tempo per organizzare una gestione coordinata del traffico, nessun piano strutturato è stato attivato. I vigili, presenti solo in alcuni punti chiave, si sono trovati costretti ad improvvisare, chiedendo agli automobilisti di “fare il giro dove potevano”. In uscita dalla Valle, addirittura, è stata bloccata una corsia in direzione Villaseta, aumentando ulteriormente il caos.

I vigili come vittime del sistema

Non puntiamo il dito contro gli agenti, che anzi sono stati lasciati soli a gestire l’impossibile. Le responsabilità sono politiche e organizzative: è evidente che non è stato predisposto alcun servizio di vigilanza fissa, né alcuna comunicazione chiara alla cittadinanza.

Nel giorno che avrebbe dovuto celebrare l’inclusione, Agrigento ha offerto uno spettacolo desolante, fatto di ritardi, disagi e totale mancanza di rispetto per residenti, turisti, studenti e famiglie.

Una riflessione doverosa

Come può una città che si fregia del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025 farsi trovare così impreparata nel gestire un evento largamente prevedibile? Chi coordina la macchina amministrativa e chi ha il dovere di programmare questi appuntamenti, ha il compito di garantire ordine, sicurezza e decoro urbano.

Oggi, purtroppo, abbiamo assistito all’ennesima occasione sprecata. E le scuse, ancora una volta, non basteranno.

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