LETTERA SU SITUAZIONE FONTI IDRICHE COMUNE DI AGRIGENTO ACQUA AMARA E PORTA PANITTERI DEL 20.09.2024

La crisi idrica che attanaglia la città di Agrigento continua a destare forti preoccupazioni, e il CODACONS, attraverso il suo rappresentante Giuseppe Di Rosa, responsabile del Dipartimento Regionale Trasparenza Enti Locali e fondatore dell’Osservatorio Agrigentino sui Diritti degli Utenti del Servizio Idrico Integrato, ha preso una nuova iniziativa. In una lettera formale inviata al Prefetto di Agrigento, Dott. Filippo Romano, Di Rosa ha richiesto un incontro urgente per discutere la situazione critica della gestione delle risorse idriche, con particolare riferimento alle fonti “Acqua Amara” e “Porta Panitteri”.

Le potenzialità delle fonti idriche dimenticate

Secondo le analisi condotte, la fonte “Acqua Amara”, storicamente conosciuta e di proprietà del Comune, potrebbe diventare una risorsa preziosa per la rete idrica cittadina. La fonte ha una portata di 2 litri al secondo e, nonostante presenti una durezza dell’acqua leggermente superiore a quella attualmente distribuita nelle abitazioni agrigentine, è comunque conforme ai parametri per l’acqua destinata al consumo umano. Tuttavia, è emerso che l’acqua necessita di un trattamento microbiologico, facilmente realizzabile tramite l’uso di ipoclorito di sodio, per renderla potabile.

Parallelamente, la fonte “Porta Panitteri” potrebbe offrire un contributo analogo, ma anch’essa resta inutilizzata. La preoccupazione del CODACONS risiede nel fatto che, in un periodo di forte emergenza, queste risorse idriche non siano state ancora messe a disposizione dell’AICA (Azienda Idrica Comunale Agrigentina) per migliorare la dotazione di acqua potabile della città.

L’appello di Di Rosa: “Inaccettabile lasciare queste risorse inutilizzate”

Nel documento inviato al Prefetto, Giuseppe Di Rosa ha espresso la sua forte preoccupazione per la mancata gestione di queste risorse che, se utilizzate correttamente, potrebbero alleviare la situazione di emergenza che molti cittadini stanno vivendo a causa della scarsa disponibilità di acqua. “È inaccettabile che, in un momento di così grave emergenza, queste fonti rimangano inutilizzate”, ha dichiarato Di Rosa, sottolineando che la popolazione non può più aspettare mentre queste potenziali risorse restano inattive.

Il Prefetto stesso, durante una riunione tenutasi lo scorso 4 aprile presso l’aula “Giglia” della Ex Provincia di Agrigento, aveva sollecitato i sindaci a prendere provvedimenti concreti per affrontare la crisi idrica, e il CODACONS ora ritiene che sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.

La necessità di un’azione concreta

L’incontro richiesto dal CODACONS rappresenta un’opportunità per confrontarsi sulle soluzioni immediate da adottare per garantire un accesso equo e sicuro all’acqua per tutti i cittadini agrigentini. La speranza è che, attraverso un dialogo costruttivo, si possano individuare strategie efficaci per affrontare l’emergenza, magari sfruttando al meglio le risorse già esistenti ma finora non utilizzate.

“Restiamo in attesa di una pronta risposta da parte del Prefetto e siamo pronti a collaborare affinché si possa garantire alla popolazione il diritto fondamentale all’acqua”, ha concluso Di Rosa, sottolineando l’urgenza di un intervento tempestivo.

Il CODACONS rimane dunque in prima linea nella difesa dei diritti degli utenti, continuando a monitorare e denunciare le criticità del sistema idrico della città.

 

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