Un esposto-denuncia LETTERA DENUNCIA PROCURA CORTE DEI CONTI ANAC SINDACO PRES CONSIGLIO CONSIGLIERI PREFETTO PRES REGIONE DEL 21.09.2025 è stato presentato dal coordinamento civico “Tutti insieme per una città normale” alla Procura della Repubblica di Agrigento, alla Corte dei Conti, alla Prefettura e all’ANAC. L’accusa è pesantissima: il Comune disponeva di fondi vincolati per legge alla manutenzione stradale e alla sicurezza della viabilità, ma non ha speso un solo euro per riparare le strade dissestate. Ha invece scelto di comprare autovetture e lasciare le somme a bilancio.

I numeri che inchiodano il Comune

Dai bilanci comunali approvati al 31 dicembre 2023 e 2024 risultavano disponibili alcune somme già dal 2018/2019:

  • 440.000 euro da multe stradali, vincolati ex art. 208 Codice della Strada;

  • 90.000 euro trasferiti dallo Stato per la manutenzione straordinaria della viabilità;

  • 1.171.648,69 euro stanziati dal 2019/2020 per la manutenzione della rete idrica, le cui perdite hanno aggravato il dissesto delle strade.

Totale: 1.701.648,69 euro che dovevano essere utilizzati per la sicurezza della viabilità.

Eppure, con nota prot. 15120 del 27.02.2025, il Dirigente del Settore VII ha chiesto di impegnare soltanto 92.754,22 euro, così ripartiti:

  • 35.674,70 euro per segnaletica e transenne;

  • 57.079,52 euro per autovetture destinate al servizio viabilità.

La legge calpestata

Il comma 4 dell’art. 208 CdS non lascia spazio a interpretazioni:
«Una quota pari al 50 per cento dei proventi … è destinata a interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, al potenziamento delle attività di controllo e all’acquisto di mezzi e attrezzature e l’altro 50% deve comunque essere destinato alla sicurezza stradale.»

È evidente che ad Agrigento questo obbligo di legge sia stato ignorato nello spirito e nella sostanza: nessun intervento di manutenzione, nessuna messa in sicurezza, mentre le strade continuano a essere un pericolo quotidiano.

Le associazioni: “I soldi ci sono, perché non sistemate le strade?”

Il coordinamento civico attacca senza sconti:
«Perché, pur avendo i soldi in cassa e vincolati dalla legge, il Comune non ha riparato neppure una buca? Non avete figli che camminano e guidano su queste strade?».

Strade killer e responsabilità politiche

Agrigento piange morti e incidenti sulle cosiddette “strade killer” come viale Emporium, via Imera, via Crispi e viale Cannatello via Piersanti Mattarella. Tragedie che potevano e dovevano essere evitate se i fondi fossero stati usati correttamente.

Ora la magistratura e gli organi di controllo dovranno accertare le responsabilità. Ma una cosa è già chiara: la legge imponeva di spendere quei soldi per la sicurezza dei cittadini. Il Comune di Agrigento non lo ha fatto.

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