Agrigento, 26 settembre 2025 – La revoca dell’assessore alla Cultura e Spettacolo, Costantino Ciulla, da parte del sindaco Francesco Miccichè, scuote gli equilibri della maggioranza e apre ufficialmente una crisi politica all’interno del Comune di Agrigento.
A intervenire con una dura presa di posizione sono stati il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Adriano Barba, e il coordinatore cittadino, Paola Antinoro, che hanno diffuso una nota congiunta con il benestare della segreteria nazionale e regionale del partito.
La posizione di Fratelli d’Italia
“Abbiamo appreso con sorpresa e profonda amarezza della decisione del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, di revocare l’assessore Costantino Ciulla senza alcun tipo di confronto preventivo né con il Presidente provinciale, né con il Coordinatore cittadino, né con il Capogruppo consiliare – dichiarano Barba e Antinoro–.
Si tratta di un atto improvviso, immotivato e gravemente irrispettoso nei confronti di Fratelli d’Italia, il primo partito d’Italia, che con 5 consiglieri su 24 rappresenta il gruppo politico più numeroso all’interno del Consiglio comunale e, di fatto, la componente più importante della maggioranza”.
FdI definisce il comportamento di Miccichè “assolutamente inaccettabile” e annuncia una “riflessione seria e approfondita” sul futuro della propria partecipazione in giunta. “Tutte le decisioni sono sul tavolo, compresa l’eventuale uscita dall’esecutivo” aggiungono.
Pur ribadendo la volontà di mantenere un centrodestra unito, Fratelli d’Italia lancia un chiaro avvertimento: “Il nostro partito merita rispetto. Gli agrigentini meritano rispetto”.
L’intervento del capogruppo Gramaglia
Sulla stessa linea anche il capogruppo consiliare di FdI, Simone Gramaglia, che affida a una nota la propria indignazione:
“Esprimo la mia sorpresa nell’apprendere dalla stampa, e non da un confronto diretto, che in data odierna è stata revocata la nomina di un Assessore appartenente al nostro partito. Ritengo grave che una decisione di tale portata sia stata assunta senza alcun preventivo coinvolgimento né comunicazione da parte del Sindaco”.
Gramaglia aggiunge che, insieme agli organi competenti del partito, “si valuterà attentamente se sussistano ancora le condizioni per rimanere all’interno della maggioranza ed appoggiare l’attuale Amministrazione. Diversamente – conclude – saranno prese le decisioni più opportune nell’interesse della comunità e nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori”.
Una frattura che pesa sulla giunta Miccichè
La revoca di Ciulla, avvenuta in modo secco e notificata addirittura tramite il messo comunale, ha già scatenato polemiche per le modalità definite “umilianti e irrispettose”. Ora la reazione di Fratelli d’Italia porta la tensione a un livello politico ancora più alto.
La giunta Miccichè, già messa in discussione per la gestione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e per le criticità finanziarie del Comune, si trova ad affrontare una nuova e pesante spaccatura con il principale partito della sua stessa maggioranza.
I prossimi giorni saranno decisivi: se FdI dovesse formalizzare l’uscita dalla giunta, l’amministrazione Miccichè rischierebbe di restare priva della sua colonna portante in consiglio comunale, con conseguenze difficilmente gestibili per la tenuta politica della città.

