Dopo sei mesi dal nostro scoop sui prefabbricati previsti in aree vincolate, resta senza risposta la domanda più semplice: dove sono finiti i bagni già comprati nel 2021?

Agrigento – Il 3 febbraio scorso Report Sicilia ha pubblicato in esclusiva la documentazione che dimostrava la richiesta del Comune di Agrigento alla Soprintendenza per l’installazione di bagni pubblici prefabbricati in Piazza Aldo Moro, un’area verde sottoposta a vincolo monumentale e a pochi passi dalla Prefettura. Una scelta che allora definimmo inspiegabile, vista la presenza – a poche decine di metri – di strutture già esistenti e mai messe in funzione: i bagni del Belvedere San Pietro, quelli nei locali della Biblioteca comunale e persino un immobile pronto all’uso in prossimità della piazza.

In quell’occasione evidenziammo anche un dato che oggi torna di bruciante attualità: il Comune aveva già acquistato, con Determina Dirigenziale n. 3206 del 30 dicembre 2021 Determinazione+Dirigenziale+n.3206+del+30-12-2021 acquisto bagni autopulenti prefabbricati, bagni autopulenti prefabbricati che non sono mai stati installati.

AGRIGENTO: IL COMUNE INSISTE CON I BAGNI PUBBLICI IN UN’AREA VINCOLATA, MA IL CODACONS DENUNCIA L’ABUSO E REPORT PUBBLICA LA PRATICA IN ESCLUSIVA

L’acquisto del 2021 e il silenzio dell’amministrazione

Dall’atto, firmato dal dirigente Giovanni Mantione, risulta chiaro che l’amministrazione avesse proceduto all’acquisto di strutture moderne, pensate proprio per risolvere l’annosa carenza di servizi igienici pubblici. Eppure, a distanza di quasi quattro anni, nessuno li ha mai visti: non in Piazza Aldo Moro, non allo Stadio Esseneto (altro sito vincolato indicato nei progetti), né altrove.

Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna delibera successiva che ne abbia disposto l’utilizzo, nessun collaudo o cronoprogramma. Solo un silenzio assordante che alimenta i dubbi.

Il paradosso

Il paradosso è evidente: da una parte il Comune insiste con progetti rischiosi e contestati, in aree vincolate e già dotate di alternative a costo zero; dall’altra parte, i bagni già acquistati con soldi pubblici restano chiusi in qualche deposito o, peggio, nel limbo di una burocrazia senza controllo.

Le domande che attendono risposta

A questo punto, Report Sicilia chiede al Comune di Agrigento:

Un nuovo “caso Villa del Sole”?

La vicenda rischia di trasformarsi nell’ennesimo simbolo della mala gestione cittadina, sulla scia del “caso Villa del Sole”: progetti costosi, privi di logica urbanistica, calati in aree sottoposte a vincoli e mai realmente completati.

Agrigento è Capitale Italiana della Cultura 2025, ma non riesce a garantire neppure un servizio igienico funzionante per turisti e cittadini. È tempo che l’amministrazione comunale dia risposte chiare e verificabili, perché la pazienza degli agrigentini si è ormai esaurita.

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