AGRIGENTO – Le associazioni Mani Libere e Nuovo Millennio, insieme al progetto civico Tutti Insieme per una Città Normale, sono pronte a compiere il passo decisivo: lunedì prossimo verrà stabilito se appoggiare un candidato esterno o se presentare un candidato interno espressione diretta dei movimenti.

Secondo quanto raccolto nelle ultime settimane, la scelta più condivisa è quella di una candidatura autonoma. E in caso di conferma, il nome che emergerà sarà quello del portavoce del progetto civico, Giuseppe Di Rosa, figura da anni impegnata in battaglie di trasparenza amministrativa, servizi pubblici e diritti dei cittadini.

La candidatura ufficiale, qualora votata dalle associazioni, verrà lanciata nella prima settimana di dicembre, accompagnata da un pacchetto di proposte strutturali già presentate alla cittadinanza durante il recente Tour dei Quartieri.


Il Tour dei Quartieri: ascolto, dati e dieci anni di contabilità comunale spiegati ai cittadini

Il Tour dei Quartieri – realizzato negli ultimi mesi nei quartieri centrali e periferici – ha rappresentato un’operazione di “verità pubblica” che ha coinvolto centinaia di cittadini.

Durante gli incontri, i movimenti hanno illustrato i bilanci del Comune degli ultimi dieci anni, evidenziando:

  • l’uso costante delle anticipazioni di cassa,

  • l’aumento della massa debitoria,

  • l’esplosione dei debiti fuori bilancio,

  • i continui rinvii delle manutenzioni strutturali,

  • l’assenza di un vero piano pluriennale,

  • l’impossibilità del Comune di programmare investimenti reali.

Secondo la nota diffusa dai movimenti, quanto emerso “delinea un dissesto mascherato, costruito negli anni attraverso pratiche contabili ripetitive e non sostenibili, che oggi impediscono alla città di funzionare”.


AICA e la rete idrica: tra fondi non utilizzati, governance confusa e un servizio che peggiora

Un capitolo centrale del Tour è stato dedicato alla gestione idrica.

Il dossier esposto ai cittadini racconta:

  • la fragilità economica della governance AICA,

  • i contrasti interni all’ATI,

  • gli atti che riguardano gli anticipi milionari,

  • la mancata modernizzazione della rete idrica,

  • la perdita o il mancato utilizzo di finanziamenti destinati alle infrastrutture,

  • le responsabilità politiche regionali e locali.

“Il risultato – spiegano i movimenti – è che la rete idrica agrigentina è oggi identica a quella di vent’anni fa, mentre i cittadini continuano a pagare un servizio che non garantisce continuità né qualità.”


Le proposte che entreranno nel programma di governo del progetto civico

Nel corso del Tour non sono state presentate solo criticità, ma anche proposte strutturali, già pronte a diventare parte integrante del programma di governo in caso di candidatura interna.

Ecco le principali.


✔ PATRIMONIO AGRIGENTO – La società pubblica per gestire tutto il patrimonio comunale

Una società in house, interamente pubblica e controllata dal Comune, che gestirà in modo unitario:

  • cimiteri,

  • impianti sportivi,

  • scuole,

  • immobili pubblici,

  • aree verdi,

  • beni storici,

  • superfici e infrastrutture comunali.

L’obiettivo è eliminare sprechi, frammentazioni e opacità gestionali.


✔ Riforma completa della Polizia Locale

Una riorganizzazione strutturale che prevede:

  • ritorno alle funzioni istituzionali,

  • stop all’utilizzo improprio del personale,

  • turni reali e presenza effettiva sul territorio,

  • ripristino del decoro urbano,

  • più controlli e maggiore prossimità ai cittadini.


✔ Nuovo Piano della Mobilità

  • navette gratuite dai parcheggi esterni,

  • stop al traffico caotico in centro,

  • pedonalizzazioni vissute e non abbandonate,

  • parcheggi ordinati e intermodalità,

  • mobilità moderna, sostenibile e funzionale.


✔ Programma “Agrigento Sicura”

  • videosorveglianza estesa,

  • illuminazione intelligente,

  • presidio dei quartieri,

  • mappatura delle aree critiche,

  • sicurezza come servizio pubblico reale.


✔ Riforma idrica strutturale

  • riduzione delle perdite,

  • pianificazione della rete unica,

  • trasparenza sulla governance,

  • revisione tecnica dei rapporti con AICA,

  • investimenti immediati sulle linee critiche.


✔ Piano decennale di manutenzione urbana

Un cronoprogramma pubblico, annuale e verificabile, per:

  • strade,

  • marciapiedi,

  • scuole,

  • verde pubblico,

  • impianti sportivi.

Fine della manutenzione “a chiamata” e inizio della pianificazione vera.


✔ Una nuova relazione tra Comune e cittadini

  • sportelli di quartiere,

  • assemblee popolari periodiche,

  • consultazioni cittadine sui temi strategici,

  • bilancio sociale annuale,

  • partecipazione continua e non occasionale.


✔ AGRIGENTO SOCIAL CITY – La nuova governance dei servizi sociali

Uno dei punti più attesi del progetto è la nascita di Agrigento Social City, un modello innovativo dedicato alla gestione dei servizi sociali.

La proposta prevede:

  • una struttura pubblica integrata per servizi a disabili, famiglie, minori e categorie fragili;

  • la gestione trasparente dei fondi sociali;

  • una piattaforma unica per richieste, graduatorie, segnalazioni e interventi;

  • sportelli sociali nei quartieri;

  • presa in carico immediata dei casi più urgenti.

Obiettivo: trasformare i servizi sociali da labirinto burocratico a rete di supporto reale, umana e accessibile.


Verso la decisione finale

La riunione di lunedì sarà il momento decisivo: i movimenti civici stabiliranno se affidare la battaglia amministrativa a un nome esterno o se scendere in campo direttamente con il proprio portavoce.

Le sensazioni raccolte indicano una direzione chiara: la volontà di assumersi la responsabilità politica in prima persona.

Se così sarà, la città conoscerà il nome del candidato già nella prima settimana di dicembre.

E stavolta, la scelta nascerà dal basso.
Dai quartieri.
Dai cittadini.
Da un percorso costruito dal territorio e per il territorio.