AGRIGENTO – Manca ormai pochissimo all’inizio del 77° Mandorlo in Fiore, in programma dall’8 al 16 marzo, eppure una domanda sorge spontanea: con quali fondi verrà realizzato tutto ciò?
Si legge sui giornali online di un evento grandioso, arricchito da storia, tradizione, cultura e innovazione, con una forte celebrazione del titolo di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Ci parlano di iniziative coinvolgenti, di eventi folcloristici e musicali per cittadini e turisti, di un grande Carro allegorico che rappresenterà il passato, il presente e il futuro della città.
Ma a cinque giorni dall’inizio ufficiale della manifestazione non esiste alcun atto amministrativo che confermi questi impegni: nessuna delibera, nessuna determina, nessuna ordinanza, nessun finanziamento approvato. Nulla di nulla.
Un’anteprima al Teatro Pirandello
Il programma sarà fitto di appuntamenti, con un’anteprima il prossimo venerdì 21 febbraio al Teatro Pirandello di Agrigento, alle ore 20:30. Sul palco l’evento “Aspettando la Sagra – Amuri Amuri. Canti, musiche delle tradizioni popolari agrigentine”, con artisti e musicisti del territorio che sono parte della storia della tradizione siciliana, custodi di un vero e proprio patrimonio culturale immateriale. Nel corso della serata sarà presentato il programma ufficiale del Mandorlo in Fiore.
Dove sono gli atti ufficiali?
Sappiamo che l’amministrazione lavora nel silenzio, ma qui si tratta di fondi pubblici. Le somme spese devono essere finanziate e rendicontate, ed è doveroso che la cittadinanza sappia con certezza da dove provengano e come verranno gestite.
Non basta annunciare grandi eventi e spettacoli se poi non si chiarisce come verranno coperti i costi. Il rischio è quello di creare un’enorme bolla mediatica destinata a scoppiare di fronte alla realtà: senza copertura finanziaria, senza programmazione economica, senza trasparenza.
Un’inchiesta che pesa sul Comune
Mentre si annuncia la nuova edizione del Mandorlo in Fiore, è importante ricordare che la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine sulle ultime due edizioni della Sagra e sulla gestione delle concessioni per il mercato settimanale in piazza Ugo La Malfa. L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Giovanni Di Leo, ha portato al sequestro di documenti presso il Palazzo dei Giganti, sede del Comune di Agrigento.
Al centro dell’indagine ci sono contratti di affitto e documenti relativi all’organizzazione di eventi pubblici, tra cui la Sagra del Mandorlo in Fiore 2022-2023. Il Codacons, tramite il responsabile regionale Giuseppe Di Rosa, aveva richiesto trasparenza sui finanziamenti e le spese sostenute per questi eventi, sollevando forti dubbi sulla gestione delle risorse pubbliche.
Sindaco, risponda alla città!
Agrigento ha il diritto di sapere con quali soldi verrà realizzato tutto quello che viene annunciato. Il Sindaco e l’amministrazione devono rispondere alle domande di chi teme che ancora una volta si stiano spendendo risorse senza alcuna chiarezza, senza una pianificazione concreta, senza un atto formale che dimostri come e dove verranno investiti i fondi pubblici.
Questa città merita trasparenza, programmazione e rispetto per i cittadini. Sindaco, risponda: con quali soldi si farà tutto quello che state promettendo?

