Mentre a Viterbo la SEA viene esclusa da una gara milionaria, ad Agrigento il Comune continua a liquidare somme per servizi che, per stessa ammissione dell’amministrazione, sono già previsti nel capitolato d’oneri dell’appalto rifiuti.
Parliamo del servizio di raccolta dei “sacchi fuori discarica”, ovvero il prelievo dei rifiuti lasciati accanto ai cassonetti o in aree dove non dovrebbero trovarsi, da effettuare con moto Ape a tre ruote almeno due volte a settimana.
Eppure, nonostante questo obbligo contrattuale, il Comune di Agrigento continua a pagare il servizio come extra, come dimostrano le recenti determina dirigenziali firmate dal responsabile del settore ecologia, Alberto Avenia Determina+Dirigenziale+2025-2394 (1)
Nella sostanza, si tratta di un doppio costo per le casse comunali: il servizio è già compreso nell’appalto, ma viene ugualmente fatturato e liquidato come prestazione straordinaria.
La conferenza stampa del Sindaco
Non va dimenticato che lo stesso Sindaco di Agrigento aveva presentato il servizio con tanto di conferenza stampa e foto ufficiali — con il mezzo a tre ruote in bella mostra — come fosse una novità introdotta dalla sua amministrazione. In realtà, si trattava di un’attività già prevista dal contratto firmato nel 2019 e che non avrebbe dovuto comportare ulteriori spese per il Comune.
Assessore dimesso e vice sindaco mancante
A rendere la vicenda ancora più surreale, dal 19 marzo scorso l’assessore con delega ad acqua e rifiuti si è dimesso, lasciando il settore senza guida politica. Il ruolo di vice sindaco è vacante da allora e, di fatto, il primo cittadino amministra il comparto in prima persona.
Un’autogestione che, almeno su questa vicenda, solleva più di un dubbio sulla vigilanza amministrativa e sulla gestione delle risorse pubbliche.
Una gestione da chiarire
Tra interventi “straordinari” liquidati per importi rilevanti, servizi doppiamente pagati e capitolati non rispettati, resta aperta la domanda: perché il Comune continua a pagare come extra un servizio che è già incluso nel contratto?
I cittadini meritano una risposta chiara, così come un’immediata verifica delle somme erogate negli ultimi anni per capire se e quanto sia possibile recuperare.
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