Report Sicilia pubblica in esclusiva la documentazione che dimostra la richiesta del Comune di Agrigento alla Soprintendenza per l’installazione di bagni pubblici prefabbricati in Piazza Aldo Moro, un’area verde vincolata a livello monumentale e situata a soli 20 metri dalla Prefettura.

Un’area con vincolo assoluto e alternative già esistenti

La decisione dell’amministrazione comunale appare ingiustificata e priva di logica, considerando che a soli 30 metri dalla piazza vi è un locale già predisposto che potrebbe essere facilmente adibito a servizi igienici pubblici accessibili ai portatori di handicap. Inoltre, a circa 100 metri di distanza, il Comune ha già ristrutturato e riammodernato i bagni del Belvedere San Pietro, mai messi in funzione.

Oltre a questi, nei locali della biblioteca comunale, che si trovano a pochi metri dalla villetta di Porta di Ponte, esistono già bagni accessibili con ingresso dedicato ai disabili, che potrebbero essere resi fruibili con una minima spesa.

Le opere previste prima dell’installazione

Secondo la documentazione in possesso di Report Sicilia, il Comune prevede i seguenti interventi prima di installare i prefabbricati:

  1. Scavo di fondazione;
  2. Realizzazione di un magrone di base;
  3. Costruzione di una piastra di fondazione in cemento armato;
  4. Posa del prefabbricato;
  5. Allaccio alle reti comunali (rete idrica, elettrica e fognaria).

I bagni autopulenti acquistati nel 2021 e mai installati

Il Codacons evidenzia come il Comune abbia già acquistato nel 2021 bagni autopulenti mai installati. Sebbene sia doveroso collocarli e renderli operativi, è essenziale farlo in aree dove ciò sia legittimo e sostenibile dal punto di vista urbanistico e paesaggistico.

Anche lo Stadio Esseneto sotto vincolo

Oltre alla contestata installazione in Piazza Aldo Moro, il Comune prevede un altro bagno autopulente accanto al “parcheggio di interscambio” vicino lo Stadio Comunale “Esseneto”, un’area anch’essa soggetta a vincoli, seppur meno stringenti. Tuttavia, in quella zona esistono già due servizi igienici: uno accanto alla cabina Enel su via Manzoni e un altro sotto la curva che immette nei locali del Corpo Forestale, a soli 10 metri dal punto previsto per la nuova installazione. Entrambi potrebbero essere riattivati con una spesa irrisoria.

Il rischio di un nuovo ‘Caso Villa del Sole’

Il Codacons denuncia il rischio di trovarsi di fronte a un nuovo caso di gestione scellerata del territorio, simile alla vicenda della Villa del Sole, con interventi in aree sottoposte a vincoli senza il dovuto rispetto delle normative. Si chiede dunque che la Soprintendenza non conceda il nulla osta per un intervento che appare superfluo e dannoso, a fronte di soluzioni alternative già esistenti e praticabili.

Il responsabile regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, Giuseppe Di Rosa, esprime forte preoccupazione per questa gestione, ribadendo che si può e si deve amministrare nel rispetto delle regole e della tutela del patrimonio cittadino.

Report Sicilia continuerà a seguire la vicenda e a vigilare sull’operato dell’amministrazione comunale.

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