AGRIGENTO – Continuano i lavori del nuovo distributore di carburante in viale Cannatello, nonostante le segnalazioni e i dubbi sollevati da mesi da cittadini e da Report Sicilia. Le foto scattate oggi mostrano chiaramente che il cantiere è ormai in fase avanzata e che è stato installato anche il palo dell’insegna, posto a una distanza visibilmente inferiore ai tre metri dalla sede stradale.

Un dettaglio che non può passare inosservato e che, secondo le norme del Codice della Strada, potrebbe rappresentare una violazione oggettiva delle regole di sicurezza.

Le norme parlano chiaro

Non è Report Sicilia a sostenere che ci siano irregolarità: a dirlo sono le norme nazionali che – fino a prova contraria – valgono anche ad Agrigento.

Il Codice della Strada e il relativo Regolamento di attuazione impongono che:

  • qualsiasi palo, insegna o impianto fisso collocato in prossimità di strade pubbliche debba rispettare una distanza minima di 3 metri dal ciglio della carreggiata;

  • tali strutture siano sempre accompagnate da un parere tecnico e autorizzazione specifica che ne verifichi la compatibilità con la sicurezza della circolazione.

Nel caso del distributore di viale Cannatello, queste condizioni appaiono palesemente non rispettate, e non risultano agli atti pareri pubblici che ne giustifichino la collocazione.

Un’area già segnalata e mai verificata

Già nei precedenti articoli, Report Sicilia aveva evidenziato come la struttura sorgesse troppo vicino alla sede stradale, in un tratto di carreggiata già stretto e trafficato.

Ecco alcuni dei nostri approfondimenti precedenti:

Le nostre denunce non sono mai state smentite, ma neppure verificate dagli uffici competenti. Il Comune continua a tacere, mentre i lavori procedono come se nulla fosse.

Le regole valgono per tutti

Le leggi e i regolamenti in materia di viabilità e urbanistica valgono su tutto il territorio nazionale. Non possono esistere “eccezioni agrigentine”.

Finché non sarà dimostrato il contrario, anche ad Agrigento i pali delle insegne devono rispettare i 3 metri di distanza e gli impianti devono essere installati nel rispetto dei vincoli di sicurezza, paesaggio e urbanistica.

Il silenzio delle istituzioni

Mentre l’amministrazione comunale e gli uffici tecnici restano in silenzio, il cantiere avanza indisturbato.
Ciò che doveva essere un impianto regolare rischia di diventare l’ennesimo simbolo della totale assenza di controlli e della cultura del “va bene così”.

Le norme esistono. E fino a prova contraria, valgono anche ad Agrigento.