L’assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, ha confermato oggi la perdita del finanziamento destinato alla rete idrica di Agrigento, smentendo categoricamente le dichiarazioni del sindaco Franco Micciché e del presidente di AICA, Settimio Cantone. Di Mauro, noto sostenitore politico di entrambi, ha chiarito che i fondi sono stati effettivamente persi, come sostenuto da mesi dal Codacons.
La verità, infatti, è che i lavori previsti dovevano essere eseguiti e completati entro il 31 dicembre 2023. Tuttavia, errori tecnici e ritardi nell’espletamento della gara d’appalto hanno reso impossibile rispettare questa scadenza.
“La massima autorità regionale in materia di rifiuti e acqua – afferma Giuseppe Di Rosa, responsabile regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali – ha finalmente chiarito la situazione, seppur tardivamente. Nei mesi scorsi, avevamo sollevato un forte allarme circa l’impossibilità di completare i lavori entro i tempi contrattuali, ma le nostre preoccupazioni erano state ignorate dalle autorità locali”.
Secondo quanto riferito da Di Mauro, il cronoprogramma di dieci mesi previsto per la gara d’appalto del 2023 era incompatibile con la realizzazione delle opere. Gli errori commessi dai dirigenti tecnici di AICA nel 2022, rilevati anche dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), hanno ulteriormente complicato la situazione.
“La perdita del finanziamento – continua Di Rosa – rappresenta un danno enorme per la città di Agrigento. Questo era il progetto infrastrutturale più importante degli ultimi 100 anni, e la sua realizzazione era cruciale per la nostra comunità. Il sindaco e i presidenti di AICA e ATI hanno mancato di trasparenza, ingannando i cittadini agrigentini sul reale stato dei fatti”.
Di Rosa esprime la speranza che il progetto possa essere rifinanziato in futuro, con una gara d’appalto seria e affidata a professionisti più competenti. “Coloro che hanno fallito in questo progetto dovrebbero essere ritenuti responsabili e lasciare il loro incarico senza appello”, conclude.
L’ammissione dell’assessore Di Mauro getta luce su una gestione inefficace e su una mancanza di comunicazione trasparente da parte delle autorità locali, evidenziando la necessità di un cambiamento significativo nella gestione dei progetti infrastrutturali cruciali per la città.