Dopo anni di relativa tregua, torna l’incubo delle acque di vegetazione ad Agrigento. Mareamico Agrigento ha lanciato un grave allarme per il fiume Palma, completamente inquinato da queste sostanze tossiche, residuo della molitura delle olive. Le immagini documentano una realtà drammatica: l’acqua del fiume è di colore viola, sulle rive si trovano decine di pesci morti, vittime della mancanza di ossigeno causata da questo veleno.
Un Veleno 200 Volte Più Inquinante delle Fogne
Le acque di vegetazione, residuo altamente inquinante, sono devastanti per l’ecosistema. “Queste sostanze – spiega Mareamico – sono 200 volte più inquinanti delle fognature. Sottraggono ossigeno all’acqua, provocando la morte di tutte le forme di vita.” Una condizione insostenibile per il fiume Palma, che si è trasformato in un corso d’acqua letale per la fauna ittica e per l’intero ecosistema circostante.
Un Colpo al Cuore dell’Ambiente
Le inchieste condotte negli anni scorsi dal Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri di Agrigento, insieme alle sanzioni elevate contro i responsabili di questi crimini ambientali, avevano fatto sperare in una soluzione definitiva al problema. “Troppo presto avevamo creduto di aver vinto la nostra battaglia contro le acque di vegetazione – afferma Mareamico – ma purtroppo dobbiamo constatare che i delinquenti sono tornati a colpire.”
L’Appello di Mareamico
L’associazione Mareamico chiede un intervento immediato delle autorità competenti per identificare e punire i responsabili di questo disastro ambientale. “Non possiamo tollerare che il nostro territorio venga ancora devastato da azioni criminali che distruggono la natura e mettono a rischio la biodiversità.”
Questo episodio sottolinea l’urgenza di rafforzare i controlli e le misure preventive per tutelare i corsi d’acqua e il mare agrigentino da ulteriori danni ambientali. La lotta contro l’inquinamento deve essere una priorità per tutti, cittadini, istituzioni e forze dell’ordine.