Il Questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, ha firmato un pacchetto di 35 provvedimenti di prevenzione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in provincia. Le misure comprendono 9 DASPO Willy, 14 avvisi orali e 12 fogli di via obbligatori con divieto di ritorno.
DASPO Willy per risse e aggressioni
Otto provvedimenti di DASPO Willy sono stati emessi nei confronti dei protagonisti della violenta rissa avvenuta a Naro lo scorso giugno, in piazza Padre Favara. La lite, nata per futili motivi, è degenerata in un vero e proprio scontro con bastoni e pietre tra due gruppi di cittadini comunitari, alla presenza anche di minori.
Durante gli scontri, un uomo è stato colpito al torace con un fendente, finendo in ospedale per diversi giorni. Altri partecipanti hanno riportato ferite e si sono recati al pronto soccorso di Canicattì.
Grazie alle indagini della Stazione dei Carabinieri di Naro, i soggetti coinvolti sono stati identificati e denunciati per rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di armi od oggetti atti a offendere. Per tutti è scattato il divieto di accesso e stazionamento nella zona della rissa per periodi da due a tre anni.
A questi si aggiunge un ulteriore DASPO Willy emesso nelle scorse settimane nei confronti di un ventenne agrigentino, autore di lesioni personali a un coetaneo nei pressi di un locale in via Pirandello.
Avvisi orali per soggetti pericolosi
Sono 14 i provvedimenti di avviso orale emessi dal Questore a carico di persone già note alle forze dell’ordine, responsabili di condotte pericolose in vari comuni della provincia.
Tra i destinatari:
due stranieri a Raffadali per lesioni a connazionali,
un residente di Canicattì dedito a truffe online,
un uomo di Licata che ha danneggiato il pronto soccorso cittadino,
un soggetto di Palma di Montechiaro per furto di energia elettrica, resistenza e minacce a pubblico ufficiale,
tre persone denunciate per spaccio di stupefacenti.
Fogli di via e lotta alla pesca abusiva
Dodici i fogli di via obbligatori con divieto di ritorno:
una donna nissena per resistenza a pubblico ufficiale,
due uomini di Caltanissetta per resistenza e lesioni a poliziotti,
un uomo di Camastra per truffe ai danni di anziani,
due soggetti palermitani sorpresi con 120 kg di ricci di mare pescati illegalmente sul litorale agrigentino.
Per questi ultimi, oltre al sequestro del pescato, è stato disposto il divieto di ritorno ad Agrigento per tre anni.
Questa massiccia operazione di prevenzione conferma la linea dura della Questura di Agrigento contro episodi di violenza, reati predatori e comportamenti che minacciano la sicurezza dei cittadini e l’integrità del territorio, comprese le risorse ambientali come il patrimonio marino.