Grazie alla tempestiva segnalazione del Codacons, rappresentato dal responsabile Giuseppe Di Rosa, si è immediatamente attivata la macchina della Protezione Civile ad Agrigento per affrontare una situazione potenzialmente disastrosa in via Acrone. La segnalazione, corredata da foto evidenzianti il pericolo di cedimento strutturale della strada, ha spinto l’Ufficio Tecnico Comunale a intervenire senza indugio.

Questa mattina si è tenuto un sopralluogo sul posto con la presenza dell’Assessore alla Protezione Civile, L’Ing. Gerlando Principato, il dirigente della Protezione Civile il Dott. Attilio Sciara e l’ingegnere Avenia, dirigente dell’Ufficio Tecnico. Durante l’ispezione è stato constatato uno scivolamento del terreno verso valle, confermando i timori espressi dal Codacons. Le autorità presenti hanno anche avuto accesso alla galleria sottostante grazie alla collaborazione delle Ferrovie Italiane per verificare ulteriori segni di instabilità.

AZIONI PREVISTE

Secondo le prime indiscrezioni, sarà imminente la chiusura al traffico di via Acrone per garantire la sicurezza dei cittadini. È stato inoltre deciso di procedere con uno scavo esplorativo affidato all’AICA (Azienda Idrica Comuni Agrigentini) per comprendere la reale entità del problema e pianificare eventuali interventi di consolidamento.

LA STORIA DI VIA ACRONE

L’area interessata dal fenomeno franoso ha origini storiche complesse. Come documentato con foto d’archivio fornite dallo storico Prof Elio Di Bella, il terreno della zona è frutto di riempimenti risalenti al periodo prebellico. Le sue caratteristiche geologiche la rendono particolarmente vulnerabile a fenomeni di dissesto, aggravati dalla mancanza di manutenzione adeguata negli anni.

LA POSIZIONE DI LEGAMBIENTE

Sulla questione è intervenuta anche Legambiente tramite il suo presidente, Daniele Gucciardo, che in una nota stampa ha dichiarato:
“Ad Agrigento, la via Acrone, nel tratto adiacente alla stazione ferroviaria, necessita di interventi urgenti di messa in sicurezza, questo è notorio, anche se per tanto tempo questo fatto è stato trascurato. Adesso non si può più procrastinare ma è necessario che gli interventi di stabilizzazione del sottofondo stradale siano accompagnati da un restauro del basolato risalente alla realizzazione della stazione ferroviaria, inaugurata nel 1933. Nel corso degli anni alcune porzioni sono state asportate durante diversi lavori di scavo e sostituite con ‘pezze di asfalto’. Il 2025 di Agrigento, capitale della Cultura, può essere sostenuto anche da una nuova e più spiccata attenzione per i ‘manufatti minori’, testimonianza di capacità manuali che appartengono al passato.”

IL RUOLO DEL CODACONS

La prontezza con cui il Codacons ha sollecitato l’intervento delle autorità sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni per la sicurezza collettiva. “Questa è la prova che la prevenzione è possibile, ma richiede attenzione immediata e coordinamento”, ha dichiarato Giuseppe Di Rosa.

L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE

Il Comune di Agrigento, pur riconoscendo la criticità della situazione, dovrà fornire risposte rapide e concrete per affrontare il problema strutturale. Gli abitanti di via Acrone e delle aree circostanti attendono sviluppi immediati per garantire la sicurezza della strada e delle abitazioni limitrofe.

Le immagini documentano chiaramente il pericolo imminente: dal marciapiede dissestato alle ringhiere corrose, ogni dettaglio parla di un’urgenza che non può più essere ignorata. Agrigento deve ora dimostrare di saper agire con determinazione per mettere in sicurezza una zona cruciale della città, un impegno fondamentale anche in vista del 2025, quando Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura.

Autore